Eccomi qui a casa in PUGLIA! fa caldo tanto caldo ma nonostante la poca voglia di cucinare ho deciso di contribuire anche io con una ricetta "sempre verde" del mio blog e della cucina della mia terra.
L'iniziativa è il frutto della passione di alcuni amici blogger... si chiama L'ABBECEDARIO CULINARIO e questa ricetta ovviamente è il mio contributo alla raccolta!
I "profani" li chiamano Panzerotti, ma NOI, a Barletta, le chiamiamo le FRITTELLE della vigilia... è tradizione che durante la vigilia di una festa (qualsiasi festa rossa del calendario - la più vicina è quella di ferragosto) si mangi "magro"... in fondo alla fine il pranzo consiste nel mangiare queste frittelle accompagnate dalle cime di rapa o dalle verdure di stagione... ma a me tanto magre non è che paiono!
E' bellissimo passeggiare per le vie del centro storico, dove le viuzze strette della città antica racchiudono come uno scrigno odori e suoni... e accorgersi che tutte le donne della famiglia sono impegnate in questo sacro rito...
i tempi moderni, e la civiltà che si adegua ad essi, rende accessibbile tale piatto anche a chi non sa "cucinare" .. questa è una cosa che poco accetto, ma oramai la "pastella" e le frittelle già belle e cotte si trovano in vendita in tutti i panifici della città... ma la nostra è tutta un'altra storia...
La mia ricetta è di famiglia, noi le chiamiamo LE FRITTELLE DI ZIA FELICETTA è lei la nostra zia bonanima che ha diffuso il giusto equilibrio di ingredienti e ci regala questa bontà che difficilmente dimenticheremo... la pasta ha una caratteristica preziosa: pur se fritta rimane leggera e poco oliosa...! Il massimo!!!
Ingredienti:
600g di farina 00
200g di patate lesse e schiacciate
50g di burro a temperatura ambiente
1 cubetto di lievito di birra fresco da 25g
1 tuorlo d'uovo
sale q.b.
acqua tiepida
L'iniziativa è il frutto della passione di alcuni amici blogger... si chiama L'ABBECEDARIO CULINARIO e questa ricetta ovviamente è il mio contributo alla raccolta!
I "profani" li chiamano Panzerotti, ma NOI, a Barletta, le chiamiamo le FRITTELLE della vigilia... è tradizione che durante la vigilia di una festa (qualsiasi festa rossa del calendario - la più vicina è quella di ferragosto) si mangi "magro"... in fondo alla fine il pranzo consiste nel mangiare queste frittelle accompagnate dalle cime di rapa o dalle verdure di stagione... ma a me tanto magre non è che paiono!
E' bellissimo passeggiare per le vie del centro storico, dove le viuzze strette della città antica racchiudono come uno scrigno odori e suoni... e accorgersi che tutte le donne della famiglia sono impegnate in questo sacro rito...
i tempi moderni, e la civiltà che si adegua ad essi, rende accessibbile tale piatto anche a chi non sa "cucinare" .. questa è una cosa che poco accetto, ma oramai la "pastella" e le frittelle già belle e cotte si trovano in vendita in tutti i panifici della città... ma la nostra è tutta un'altra storia...
La mia ricetta è di famiglia, noi le chiamiamo LE FRITTELLE DI ZIA FELICETTA è lei la nostra zia bonanima che ha diffuso il giusto equilibrio di ingredienti e ci regala questa bontà che difficilmente dimenticheremo... la pasta ha una caratteristica preziosa: pur se fritta rimane leggera e poco oliosa...! Il massimo!!!
Ingredienti:
600g di farina 00
200g di patate lesse e schiacciate
50g di burro a temperatura ambiente
1 cubetto di lievito di birra fresco da 25g
1 tuorlo d'uovo
sale q.b.
acqua tiepida
Impastate tutti gli ingredienti dosando l'acqua secondo la necessità... l'impasto deve risultare morbido ed elastico... lasciarlo poi riposare per un'oretta fino al raddoppio del suo volume...
Una volta riposato l'impasto iniziare a formare le frittelle (facendo attenzione a non ri-impastare la pastella, perchè altrimenti perderebbe la sua lievitazione), in pratica dovete formare dei quadrati di circa 7x7cm e riempirli dei seguenti ripieni:
primo ripieno (il classico): scamorza a tocchettini, prezzemolo, uovo, pecorino (amalgamare bene questi ingredienti, ma porre sul quadrato di pasta il ripieno ben scolato).
secondo ripieno (il rustico): pomodorini, olive nere, capperi, filetti di acciughe.
è importantissimo che le frittelle siano ben chiuse,
altrimenti durante la frittura perdono il ripieno!
Una parte della pasta invece l'abbiamo lasciata a quadratini o triangolini per le frittelle vuote... che sono buonissime anche sole o con un velo di ricotta "scuanta" o forte spalmata su... una goduria!
Grazie Cuochetta! Mi fa proprio piacere che abbia scelto di partecipare al nostro giro d'Italia! Ovviamente sei la benvenuta sempre e in ogni città ;-)
RispondiEliminaCiaooooooooo
Aiu'
Bellissima ricetta!! E che bello averti con noi, sulla carovana dell'Abbecedario!!
RispondiEliminagrazie care... un saluto dalla mia amata Puglia! :) ps Aiu' il mio lievito madre è vivo, vegeto e pimpante... l'aria di mare gli fa bene! E ne lascerò un figlioletto a mia mamma! Oggi panini al latte x le merenede al mare... pane e pomodoro...meglio di così!
RispondiEliminaè proprio bellaquesta ricetta
RispondiEliminaBuona! non conoscevo questa ricetta pugliese!
RispondiEliminammhhh devono essere buonissime!!!
RispondiEliminaciao rosa di kreattiva (http://kreattiva.blogspot.com)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaio le adoro ne mangerei a quintali!
RispondiEliminaricette di cucina
sembrano ottime
RispondiEliminamangiare pesce crudo a roma
Ciao Cuochetta, è tantissimo che non passo a trovarti, come stai?
RispondiEliminaHo visto che è da un po' che non posti... tutto bene?
Un abbraccio
Passo a salutarti per ringraziarti per aver partecipato al nostro bellissimo viaggio e per ricordarti che non sarebbe stato lo stesso senza di te! Un riassunto di tutto il viaggio si trova qui: http://muvara.blogspot.com.es/2012/12/tutti-i-numeri-dellabbecedario.html
RispondiEliminaA presto!
Aiu'
gnam
RispondiEliminaChi cerca trova... è vero!!! Ma vieni a cercare nel posto giusto. Scopri le cime di rape. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NTgyNzg3OSwwMTAwMDAxMixjaW1lLWRpLXJhcGEtNTgwbWwuaHRtbCwyMDE2MDcxMSxvaw==
RispondiEliminaMe gusta comer y vender panzerottis
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