mercoledì 2 dicembre 2009

Siamo in quattro!


Il 19 novembre alle 8.45 è nato Marco...

e per me è stato un sospiro di sollievo... ricorderò x sempre quei 5 minuti in cui "nonostante l'equipe di medici ed infermieri che ci attorniava" io e lui eravamo come soli in quella sala operatoria: lui nella sua cullina termica, io sul tavolo ad essere "ricucita" dopo il taglio cesareo.
Sono stati minuti magici quelli in cui eravamo l'uno negli occhi dell'altra, momenti in cui ogni cattivo pensiero si è volatilizzato come una piuma leggera e la serenità ha fatto"finalmente" capolino nel mio cuore...

Grazie Marco perchè hai riempito i nostri cuori di gioia e ci hai insegnato che nella vita "lottare x la vita" è la missione più profonda che possano avere una mamma ed un papà... tu sei il nostro dono + bello, quello cercato e sempre voluto. Ti vogliamo bene!

mamma, papà e Chiara

mercoledì 21 ottobre 2009

Tornerò... ve lo prometto!




La mia pancia lievita, lievita come questa pagnotta che a casa mia non si rinuncia mai a fare...
è l'ultimo sprint finale mi rassicurano... lo so, ci sono passata 4 anni fa... ma ogni volta è diverso, vero bis-tris mamme?

Tra meno di un mese avrò MARCO tra le braccia, comunque vada sarà con noi... coccolato e amato come ogni cucciolo d'uomo... ed io non vedo l'ora...

Vi ringrazio x tutti i messaggini, i pensieri felici, le parole di conforto... e ve lo prometto... permettetemi un piccolo periodo di assestamento e poi riprenderò a postare xchè la passione rimane, è un'idea fissa che non va via l'amore x la cucina, per il cibo, per le cose buone e sane da mangiare... questo è il mio blog e guai a chi me lo tocca!

Vi voglio bene!
Cuochetta

lunedì 24 agosto 2009

immagine tratta dalla "rete"


Tutto procede... un pò a fatica ma procede...
mi spiace trascurare questo mio posticino virtuale...
ma tante troppe sono le cose che mi impediscono di usare il pc...
prima di tutte il "gran caldo"...
ma vi penso e vi dedico questa poesia...
è sempre nei miei pensieri..giorno e notte.
Un bacio la vostra Cuochetta



I vostri figli non sono i vostri figli.

Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.

Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,

E benché stiano con voi non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,

Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,

Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.

Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.

Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.

L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,

e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.

Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;

Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo.

Gibran

mercoledì 29 aprile 2009

qualcuno ha fatto il nido sul mio nido...

Vi sarete chiesti che fine ho fatto... o almeno lo spero ve lo siate chiesti ;-)
beh... il motivo della mia assenza è dentro di me...

QUALCUNO HA FATTO IL NIDO SUL MIO NIDO
ed io, Chiara e Vincenzo siamo trepidanti di gioia!




La cosa che mi auguro è che tutto vada x il meglio,
il resto non mi importa,
purtroppo in questo periodo ho dovuto
appendere al gancio il grembiule da Cuochetta,
nausee e altre piccole complicazioni legate al cibo
mi stanno facendo una costante e devastante compagnia,
ma mi auguro che presto tutto termini,
così potrò godermi a pieno questa gravidanza con voi e con le mie padelle!! :)
Vi abbraccio forte, Anna

domenica 12 aprile 2009

non ce la faccio....





foto tratte da Repubblica.it


Ho tentato, ma non ci riesco a riprendere e non per ora... scusatemi, mi scuso con chi passa di qui cercando ilarità, spensieratezza, cose buone da vedere e mangiare.... ma non ci riesco, almeno per ora... e sono certa che chiunque passi da qui lo capisca... è che da quando sono mamma tutto questo (emozioni, dolore, gioie, preoccupazioni, tristezze) è amplificato come se fosse una cassa vuota.... bimbi, mamme, studenti, papà, nonni, persone sole, immigrati... questa tragedia non ha risparmiato nessuno, ne buoni, ne cattivi, ma ha colpito tutti e tutti non erano altro che UOMINI, UOMINI di BUONA VOLONTA'.

Per chi volesse rendere la sua Pasqua diversa dal solito...
Conti correnti e donazioni

Dall'Italia si può mandare un sms al numero 48580 (tutti i gestori: Vodafone, Tim, Wind,...) e donare 1 euro. Chiamando lo stesso numero dalla rete fissa di Telekom Italia si possono donare 2 euro. Un piccolo contributo che può fare grandi cose.
Grazie per avermi segnalato anche questo numero.

Il quotidiano "il Centro" di concerto con il gruppo editoriale
Finegil-Repubblica-L'Espresso e con le Casse di risparmio dell'Aquila -
Carispaq, di Pescara - Caripe e di Teramo - Tercas
lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie
aquilane sconvolte dal sisma.
Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando
i numeri di conto corrente sotto elencati:

Banca CARISPAQ SPA
"Vittime terremoto L'Aquila"
Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762

Banca CARIPE SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara.

Banca TERCAS SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
corso San Giorgio 36 - Teramo.

La Caritas diocesana Italiana ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese.
Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

Offerte sono possibili anche tramite altri canali:

Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo.

Aiuti e raccolte
La Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d'emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.
L'associazione ambientalista "Fare ambiente" sta coordinando la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924.

Numeri utili
La Protezione civile Abruzzo ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 800860146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55.
Per segnalazioni di offerte di alloggio alle persone terremotate potete scrivere un'email alla Protezione civile all'indirizzo ufficiovre@protezionecivile.it

Informazioni prese da Kataweb.


giovedì 26 marzo 2009

Il Pane ( e la mia Strana Verità)

Preparatevi... ... non ci posso fare nulla se ultimamente mi sento "ispirata" dalla musica... quella di casa nostra...
Oggi è la volta di una canzone che forse non tutti conoscono, giacchè di ARISA x ora in radio si sente la sua scanzonata SINCERITA' ma da poco è uscito anche il suo album ed io mi sono innamorata di questa canzone....!

A parte tutto quello che si può scrivere sul "personaggio" ARISA se la si sente cantare certo non le si attribuirebbe quella sua vocina da cartone animato che può far innervosire o far sorridere da matti.... il testo di questa canzone mi piace molto... LA MIA STRANA VERITA'
Eccovelo...

Vivo a una distanza siderale
da quell'essere normale
che appartiene solo a chi
non si meraviglia più di un
fiore o di un tocco di colore
e si pone limiti
io sono a metà di quel che
vedi e se adesso non ci
credi, lascia perdere perchè
se mi dici adesso che mi
ami, poi mi tremano le
mani, quindi vorrei dirti che

Io sono pane, terra lame
e un biscottino
ali di farfalla dentro
un giardino
tuono, vita, suono e marchingegno
letto, sonno, sogno però
m'impegno
e canto qualche volta,
diciamo spesso
mi alzo sempre presto,
ma quando posso
resto nel mio letto che è
come un prato
faccio grandi sogni, ma
se ho mangiato.

Se mi dici io ti do la luna,
metto tutto giù in cantina
per far spazio solo a lei
se vuoi darmi la felicità, io
capisco eternità, quindi non
mentirmi mai
il disordine è la mia famiglia,
meglio chi mi rassomiglia,
altrimenti sono guai
ho un olfatto quasi da
tartufo, già lo vedo che
sei stufo ma è così e se tu
mi vuoi

Io sono pane, terra lame
e un biscottino
ali di farfalla dentro
un giardino
tuono, vita, suono e marchingegno
letto, sonno, sogno però
m'impegno
e canto qualche volta,
diciamo spesso
mi alzo sempre presto,
ma quando posso
resto nel mio letto che è
come un prato
faccio grandi sogni, ma
se ho mangiato.

Io sono neve che si scioglie
al sole se mi chiami amore
e frase di una semplice
poesia
io sono pane, terra, vita,
stella, suono, sogno, lampo,
e tuono la mia strana verità.


Anche io mi sento come le cose descritte in quest'ultima frase...
Mi sento PANE, TERRA, VITA, STELLA, SUONO, SOGNO, LAMPO...

ed ora la ricetta....


Ciabatta con semola
Tratta dal libro di Piergiorgio Giorilli "Panificando"

Ingredienti:
Per la biga:(con maturazione 16-18 ore a 17°-18° di temperatura)
250 gr. semola rimacinata
250 gr. farina W 320 (io ho usato la manitoba)
250 gr. acqua
5 gr. lievito di birra fresco
Per l'impasto:
50 gr. semola rimacinata
1 gr. lievito di birra fresco
11 gr. sale
1 cucchiaino di malto (2.75 gr. per l'esattezza)
135 gr. acqua

Esecuzione:
Impastare con la vostra Macchina del Pane, oppure a mano, la biga matura con il resto degli ingredienti unendo il sale e il 20% dell'acqua a meta' lavorazione.
Dopo circa 10/11 minuti di lavorazione quando si sarà formata la palla, ungere un contenitore d'olio (io ho usato una ciotola di plastica, la ceramica è troppo fredda), adagiare l'impasto e lasciar riposare 40 minuti; trascorso questo tempo rovesciarlo su un tagliere ben infarinato e spezzare del peso desiderato con la parte del taglio in alto.
Trascorsi 40 minuti voltare i pezzi tirandoli leggermente, porre sulla teglia infarinata e cuocere a 230° per circa 20 minuti mettendo un pentolino con acqua bollente sul fondo del forno.

Ed ora il video che video non è ma almeno la potete ascoltare!!!




lunedì 23 marzo 2009

La Primavera è arrivata con la crema al limone di Caterina!



è PRIMAVERA!

lo urlo ad alta voce xchè poi la PRIMAVERA è e rimane la mia stagione preferita....

è come se fossimo stati in attesa x giorni, contenti di celebrare il nostro rito... e così è stato: noi questo weekend appena trascorso lo abbiamo passato andando in giro x prati... sabato è toccato a quelli del Parco della Pellerina, invece ieri, domenica siamo stati a LA MANDRIA che è il parco adiacente alla "rinata" Reggia di Venaria... Kilometri e Kilometri di distese verdi... se vi piace biciclettare e la natura questo parco fa per voi!

L'aria è ancora fresca... almeno lo è stata questo fine settimana xchè oggi già va molto meglio, ma questo non ci ha impedito di godere del lieve calore del sole... e così anche con il cibo c'è il desiderio di questa primavera....

Ho provato a fare la "famosa" crema al limone di Caterina, nota a noi fucini di Torino (e ora cari miei lettori che sapete a cosa mi riferisco... me lo lasciate un segno del vostro passaggio qui???)

la crema è una non crema...
è una sorta di mousse gelatina
non vi è uso di latte ed è molto fresca e salutare...

Ingredienti (x circa 10 coppe)
3 uova intere
200g di zucchero semolato
80g di fecola
il succo e la scorza di 3/4 limoni BIO (io ho usato i limoni del giardino dei miei nonni paterni di Trapani... arrivati freschi freschi via corriere!!!)
1lt di acqua filtrata (io ho la BRITA)
una latta di Ananas sciroppato al naturale
limoncello q.b. (facoltativo)

Mescolare con una forchetta le uova, lo zucchero, la fecola... aggiungere la scorza dei limoni grattugiata, l'acqua ed il succo dei limoni. Portare ad ebollizione e cuocere per circa 5 min finchè non si raddensa. Spegnere il fuoco. Lasciare raffreddare e aggiungere in fine l'ananas tagliato a pezzettini, il succo al naturale dell'Ananas e se si vuole qualche cucchiaio di limoncello.

Conservare in frigo in uno di quei contenitori adatti x frigo. Servire fredda.

FRESCA, SALUTARE, LEGGERA! GRAZIE CATERINA!!!!


mercoledì 18 marzo 2009

MORIRO' D'AMORE... con questi cuori sfogliati!

Giorni liberi non ne ho
davvero
giorni che io posso stare anche un'ora senza te
il mio amore è una storia a tempo pieno
24 ore 7 giorni 12 mensilità
posso stare in apnea due minuti
dopo tre secondi muoio se io non respiro te
posso digiunare un giorno o anche tre
ma non posso stare un'ora senza che io mangi te

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

sono mela e me ne sto sul ramo
ma se non mi cogli in tempo cado a terra e marcirò
sono spina e me ne sto sul muro
ma non servo a niente se tu non mi dai elettricità

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

la mia vita pende giù da un filo
e quel filo è dipendente dall'amore tuo per me
se pesassero il mio cuore al kilo
scoprirebbero che pesa esattamente come te

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

(Lorenzo 2002)







guardate un pò qui come...



E tutto questo grazie a Monica che mi ha fatto scoprire
la mania spagnola x i cuori di sfoglia fatti in casa!
la spiegazione in italiano la trovate qui da lei!


E ancora lui oltre al testo il video... oggi il sole... mi fa cantare!!!





venerdì 13 marzo 2009

è l'ora della merenda... i biscotti golosi

Ultimamente sto ri-scoprendo una parte di Internet che spesso avevo trascurato x vari motivi, molte sono infatti le mamme che si dedicano con ineguagliabile passione al confronto via web della loro BELLISSIMA realtà... ovvero quella di essere MAMMA!

Ed è a loro che dedico questa ricetta... so che sono in molte che mi leggono... alcune le ho conosciute in un forum che frequento da ben 4 anni, altre le sto conoscendo grazie ad altri canali: da MammacheBlog, a Facebook, a MammaCheClub, poi c'è il Mommyblogging di Panzallaria... insomma gli aggregatori di mamme non mancano e se qualcuna ha voglia di confrontarsi e condividere lo spazio c'è...

Poi ci sono i blog delle mamme che hanno la mia comune passione per il cibo... Annarita, Natalia, Graziella, Maeva, Alessandra, Donatella, Bosina, Enza, Giovanna ...

Eccovi una ricetta goduriosa x le merende dei vostri bimbi... è una ricetta che ho appuntato nel mio taccuino circa 2 anni fa, proviene da LA PROVA DEL CUOCO e non mi ero mai cimentata su, perchè necessita l'uso di una varietà notevole di tipi di farine diverse, ora che la mia dispensa si è trasformata in un mulino grazie ad un recente acquisto di farine varie effettuato online... beh.. ci sono RIUSCITA! ed il risultato è sorprendentemente soddisfacente!

BISCOTTI AI CEREALI

ingredienti:
140g di farina integrale
100g di farina 00
80g di farina di farro
60g di farina di mais
60g di farina di riso
60g di farina di orzo (io qui ho usato quella di grano saraceno)
2 cucchiaini di malto di riso
250g di burro
250g di zucchero di canna
2 uova
1 bustina di lievito x dolci sciolto in 2 cucchiai di latte

Mescolare bene tutte le farine e lo zucchero di canna, fare la fontana sul tagliere, mettere il malto di riso e cominciare a sfregare con il burro morbido. Poi aggiungere il lievito sciolto nel latte e le uova, impastare ancora velocemente e amalgamare.
Tirare la frolla e farci le formine che si desiderano o con dei tagliabiscotti oppure formandole come ho fatto io con i numeri qui sotto, creando dei rotolini sottili e modellandoli.
Cuocere a forno caldo a 180° per circa 15 minuti.

Buona merenda bimbi, le vostre mamme sono fantastiche!


martedì 10 marzo 2009

prove tecniche x i pic-nic promessi: la pizza di scarole

Chiara ha un desiderio.
Chiara ogni giorno che vede il sole che fa capolino sulle nostre finestre mi dice:"Mamma andiamo a fare un PIC-NIC?"
Anna ha anche lei questo desiderio.
Anna fa capire a Chiara che il tempo non è ancora "buono" ma le promette che quando il tempo sarà giusto di pic-nic ne faranno da stancarsi... e si giocherà con le bolle, si costruiranno aquiloni, si giocherà a palla e si raccoglieranno i fiori.

Ma intanto noi ci alleniamo le ho detto, perchè quando si va per prati ci si porta da mangiare e tutto deve essere buono e genuino!



Ingredienti x una teglia rotonda di 24cm di diametro

250g farina 00
12g di lievito di birra
75ml di latte
50ml di acqua
3oml di olio
5g di sale

per il ripieno:
2 cespi di scarola
olio
2 acciughe sott'olio
70g di olive nere (le mie era taggiasche)
30g di capperi
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta sultanina
sale e pepe
pecorino grattugiato secondo i gusti

Procedimento:
preparare la pasta e farla lievitare in un luogo caldo x circa un'ora.
Nel frattempo sbollentare in abbondante acqua salata la scarola, scolarla bene, strizzarla e tagliuzzarla minutamente. In un padella sciogliere in 4 cucchiai di olio le acciughe, poi aggiungervi la scarola, le olive snocciolate e tagliuzzate, i capperi. Salare e pepare e lasciare cuocere a fuoco medio x circa 10 minuti. Spegnere il gas e aggiungere a freddo l'uvetta sultanina precedentemente ammollata e strizzata ed i pinoli. Infine lasciare riposare con una abbondante grattugiata di pecorino.

Una volta lievitata la pasta stenderla in due dischi uguali.

Posizionare il primo disco in una teglia rotonda di 24 cm di diametro che abbiamo oliato bene. inserire il ripieno, coprire con l'altro disco di pasta, sigillare bene i bordi e punzecchiare con una forchetta in varie parti.

lasciare lievitare x cirac mezzora e cuocere a 180° x 30 minuti finchè non si è ben dorata.

è buona sia tiepida che fredda.


LA PIZZA DI SCAROLA è tipica soprattutto della regione Campania, io ho leggermente modificato il ripieno (dove x una scelta di leggerezza ho evitato qualsiasi soffritto di aglio o cipolla) e l'ho nominata alla pugliese xchè ci ho messo il mio tocco di pugliesità :)

Sempre per i pic-nic promessi si possono fare delle mono-porzioni a forma di calzoncino... la prossima volta farò proprio così xchè tanto è piaciuta ed approvata! Alla prossima ricetta x i nostri pic-nic di primavera!

venerdì 6 marzo 2009

che giornate!!! -I Pisarei piacentini-

.. diciamo che si è cucinato poco in questi ultimi giorni e per chi non capisse il motivo... vi basti una parola AUSTRALIANA... se giocassimo a battaglia navale... e fossimo 3 belle ammiraglie... direi COLPITI E AFFONDATI!

Ma noi non siamo come il Titanic... NOI RIEMERGIAMO....!

Oggi siamo riuscite a chiudere definitivamente l'accampamento... x comodità in soggiorno avevamo aperto il divano letto che era diventato luogo di relax, sfogo di febbri, e ieri pomeriggio finalmente un pò in forza si era trasformato in tenda di giochi.... e così oggi abbiamo abbandonato il pigiamone, chiuso il divano e a poco a poco stiamo acqistando le forze... ma la forza x pasticciare in cucina non c'è ancora... perdonateci!

E così sono andata a spulciare le foto fatte e con l'augurio che presto sia io che Chiara ci rimetteremo all'opera eccovi una ricettina semplice semplice dove la mia pargoletta si è divertita a creare con mamma Cuochetta i

Pisarei!


La ricetta l'ho scovata in questo sito della regione Emilia Romagna... ma ve la trascrivo x comodità, l'unica nota che ho cambiato è il tipo di fagioli, non avevo i borlotti secchi, ma ho usato dei fagioli neri brasiliani.

Ingredienti: (x 6 persone)
Pasta: 400 gr di farina, 250 gr di pangrattato, sale e acqua.
Condimento: burro, olio, lardo pestato (con prezzemolo e poco aglio),1 cipolla, 400 gr di fagioli borlotti secchi, pepe nero, salsa di pomodoro, formaggio grana, sedano, rosmarino, salvia, alloro.


Preparazione: mettete la farina bianca a fontana sulla spianatoia, nel centro versatevi il pane grattugiato scottato in aqua bollente e pian piano impastate il tutto fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Fate dei cilindretti grossi come una matita e da questi ricavate gli gnocchetti, incavandoli leggermente con il pollice (i pisarei).
Per il sugo: lasciate in ammollo i fagioli secchi per una notte, poi lessateli con l'aggiunta di un cucchiaio di olio e una foglia di cipolla per portarli a tre quarti di cottura In una pentola di terracotta fate soffriggere il burro con un poco di olio, la cipolla tritata e il lardo pestato o la cotenna (da eliminare a fine cottura) con il mazzetto di erbe; aggiungete i fagioli, salate, pepate e lasciate insaporire. Aggiungete qualche cucchiaio di salsa di pomodoro diluito in acqua calda e cuocete a fuoco bassissimo. Il sugo deve risultare molto lungo.Cuocete i pisarei in acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il sugo e formaggio grana.

Alcuni usano farina e pangrattato in parti uguali; un altro "segreto" di alcune cucine piacentine è unire al sugo in cottura qualche cucchiaio di sugo d'arrosto.





Comariiiiiiiii vi ho accontentate??? ;-)

giovedì 19 febbraio 2009

Cade la neve... sulla torta di mele


Nevica...
no! non qui a Torino!
è nevicato sulle cattedrali della Puglia e non solo nella mia regione natia, ma in quasi tutto il sud questo inverno, che ci lascia sempre più attoniti, ha regalato fiocchi bianchi leggeri a chi, magari, non li vedeva da tempo...

Ma non mi sono trasformata in un metereologo... è che mi fa stupire pensare che qui fa freddo ma c'è il sole che ci allieta, mentre giù dai miei genitori... la situazione è completamente diversa! E' che loro non ci sono abituati e così ... si raffreddano! Non è vero, papà?

Non che noi non siamo nelle stesse condizioni... tuttaltro! La serata delle Lasagne abbiamo scoperto che Chiara aveva un'otite + inizio di tonsillite da antibiotico! è che mia figlia non si lamenta! deve avere una soglia del dolore piuttosto alta xchè quando la "dottoressa Michela" l'ha visitata mi ha chiesto: ma mangia? Si perchè in quelle condizioni un adulto non riuscirebbe a mettere in bocca cibo...
Beh.. ci credete che proprio quella sera la "malata" si è pappata una bella porzione di lasagne e poi carote, bietole e frutta? per non parlare di grissini e pane HOME MADE...

Allora IO come faccio a CAPIRE quando sta male???

Ma le coccole di cibo non devono mancare a casa nostra... sono importanti come le medicine...
e così

coccoliamo il nonno a distanza e la figlia da vicino con questa bellissima (grazie al mitico stampo offertoci dalla SILIKOMART) TORTA DI MELE!

Ingredienti
250g di farina 00 x dolci
80g di fecola di patate
130g di miele
4 mele golden
100g di burro
3 uova
1 bustina di lievito x dolci con vanillina
mezzo bicchiere di latte
sale un pizzico

Ho separato le uova, montato i bianchi a neve ferma aggiungendo un pizzico di sale.
I rossi li ho montati con il miele ed il burro fuso, a poco a poco ho aggiunto la farina e la fecola setacciate. A parte ho tagliato le mele a tocchettini e le ho messe da parte.
In ultimo ho sciolto il lievito nel latte e l'ho aggiunto al composto. Aggiunte le mele ho mescolato piano piano e continuato a mescolare anche quando ho aggiunto i bianchi montati, ma non troppo, mi raccomando!

Ho versato il tutto nello stampo CHE NON NECESSITA DI NULLA, nè burro, nè farina...

Cotto in forno già caldo a 180°, statico, per 50 minuti.

Servire dopo aver spruzzato di neve (zucchero a velo) e mangiare tiepida.

lunedì 16 febbraio 2009

vado di fretta....

... eh sì ultimamente sono sempre un pò di fretta ed è per questo che alla fine il mio blog resta la cosa che viene più trascurata... accipigna!!!

Ma non mi voglio dimenticare che ho preso un impegno, con voi, con me, con la mia passione!

E così...
eccovi in anteprima la cena pronta x stasera


Stiamo uscendo... abbiamo una cosetta da fare con Chiara e so già che torneremo un pò + tardi e affamati... e così... cena x tre... pronta!

Lo leggete dalla foto... a casa mia è difficile trovare in freezer i noti piatti pronti della notissima marca...
piuttosto amo avere in frigo altri acquisti salvacena...
Uno di questi è la confezione di LASAGNE SFOGLIAVELO (si quelle di Giovanni Rana, le migliori a mio avviso) già pronte da mettere in teglia, condire e cuocere... chi è senza peccato scagli la prima pietra, so che la lasagna fatta in casa è tutta un'altra cosaaaaaa :)

Ma alla fine
mi è bastato..

Fare un ragù veloce di carne e verdure (con cipolla, sedano e tanta carota... un pò di olio e la carne (250g di macinato misto di suino e bovino)... sfumare il tutto con del vino bianco (1/2 bicchiere) e attendere che si asciughi, in ultimo passata di pomodoro (400g MUTTI), sale, noce moscata.

Ed ecco poi la besciamella... x 8 fogli di lasagna e x questo ragù me ne sono bastati 300g
30g di burro, 30g di farina 00, 300ml di latte...
besciamella fatta come Dio comanda...

Assemblare il tutto con abbondante parmigiano grattugiato

15 minuti di forno già caldo a 200°

conservare x la cena dove verrà OVVIAMENTE riscaldata di nuovo...

VELOCE VERO???

Ora scappo... alla prossima

Ah dimenticavo! Questo è un annuncio per le mamme... Grazia e Annarita hanno messo su un iniziativa niente male per la cucina dedicata ai piccoli... basta che andate a farvi un bel giro sui loro blog
Grazia http://cuocapercaso.blogspot.com
Annarita http://iltreninoelaquilone.blogspot.com


lunedì 9 febbraio 2009

ed oggi ... aceto balsamico!

Ve lo avevo annunciato... non solo ricette in questo blog!


Oggi vi scrivo di sua maestà L'ACETO BALSAMICO... ed ecco cosa sono riuscita a trovare...

Non si sa con certezza come sia nato l’aceto balsamico: probabilmente, come tutte le cose più particolari, è stato il caso, o come preferivano dire gli antichi, è stata la volontà del fato a farcelo conoscere. Nell’antica cucina modenese si usava la saba, il mosto d’uva cotto. Forse una piccola quantità di saba è stata dimenticata e ritrovata dopo molto tempo: qualcuno deve averla assaggiata ed essersi accorto che il gusto dolce e agro poteva diventare un condimento delizioso per molti piatti. E così fu. E quindi ecco i primi documenti scritti che ci parlano di una botticella di aceto regalata dal Marchese Bonifacio, Signore del castello di Canossa e padre di Matilde, per farsi perdonare dall’Imperatore Enrico II di Franconia di non aver pagato le tasse. Tutto questo accadde nell' anno 1046, e naturalmente il perdono arrivò.
Da quel momento la produzione del balsamico si sviluppò sempre di più, fino a raggiungere il suo apice quando i Duchi d’Este si trasferirono da Ferrara a Modena nel 1598: i duchi infatti sembravano gradire molto il gusto particolare di questo aceto e ne incentivarono la diffusione.
Nel 1700 il balsamico è già conosciuto in Europa: documenti d'archivio testimoniano che le richieste di aceto balsamico giungevano da parte di mercanti inglesi e francesi, e perfino il Gran Cancelliere di Moscovia ne andava matto.
Prima che in cucina, l’aceto balsamico fu usato in farmacia: un medico modenese lo prescriveva ai malati di peste e molti erano i rimedi a base di aceto per guarire da diverse malattie.
La storia si sa, non ha un percorso semplice e lineare, e molto spesso l’aceto balsamico ha rischiato di scomparire, come quando al tempo della Rivoluzione Francese ci fu la vendita all’asta delle acetaie ducali o come quando Camillo Benso Conte di Cavour ordinò di spostare tutte le botti migliori da Modena al castello Moncalieri, dove le scarse conoscenze delle tecniche di conduzione portarono alla perdita di questo immenso patrimonio. L’aceto balsamico comunque ce l’ha fatta: la sua tradizione si è tramandata nelle famiglie modenesi da padre in figlio, arrivando intatta fino ad oggi.

I tipi
Ci sono tre tipi di aceto balsamico: l’aceto balsamico di Modena, l’aceto balsamico tradizionale di Modena e l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia. I tre prodotti sono diversi perché alcune tecniche di lavorazione differiscono leggermente. L’aceto balsamico tradizionale è prodotto dal mosto cotto di uva ad avanzata maturazione. Ma, mentre i reggiani fanno invecchiare l’aceto nella botte di ginepro, i modenesi no. Naturalmente tra vicini di casa non mancano le dispute e per i veri intenditori si tratta di prodotti profondamente differenti. I profani invece non potranno far altro che deliziarsi di entrambi i prodotti.
Diversamente dai tradizionali, l’aceto di Modena non può essere fatto con mosto cotto concentrato e caramellato. Ha tempi di affinamento e maturazione più brevi, generalmente in botti di legno di grandi dimensioni. La differenza comunque si nota soprattutto nel prezzo. Molto costoso l’aceto balsamico tradizionale, meno l’aceto balsamico di Modena. I prezzi comunque dipendono soprattutto dalla lunghezza dei tempi di maturazione.

Le proprietà
Il colore è bruno scuro, abbastanza denso, ha un profumo penetrante e persistente. Il sapore, inconfondibile, è dolce e agro. Ha solo 26 calorie per decilitro, un'alta concentrazione di vitamina C, sali minerali, proteine e aminoacidi.
Inoltre, ha la proprietà di rendere più appetibili e digeribili i cibi, agendo beneficamente sulla secrezione della saliva, dei succhi gastrici e pancreatici, riducendo contemporaneamente le fermentazioni intestinali. Non per niente, infatti, l’aceto balsamico ha da sempre un uso terapeutico: un cucchiaino da caffè di aceto balsamico invecchiato, consumato al mattino, è estremamente efficace nella cura e guarigione dell'ulcera gastrica poiché i fenoli, i polifenoli e gli enzimi, rinforzano le pareti dello stomaco e dell'intestino.
L'aceto balsamico dura tantissimo perché si usa con il contagocce, tale è la potenza e l'intensità aromatica. Si può usare dagli antipasti fino al dolce proprio per il suo notevole residuo zuccherino e la sua aromaticità. Ad esempio è molto indicato sulle scaglie di grana con Champagne, sui carpacci, sui crostacei, sul filetto, ma anche sui dessert come una coppa di fragole o un gelato alla crema (gelato di Matilde). In cucina, dunque, si può usare in mille modi. Ma attenti al dosaggio: troppo sovrasterà il sapore degli ingredienti, con troppo poco l'aroma si disperderà.

foto tratta dal web


L’aceto fai-da-te (non quello balsamico, ovvio!!!)

Per farlo in casa serve vino rosso o bianco, meglio sui 10 gradi e non oltre. Mettere il vino in una damigiana non tappata a temperatura di 25-30 gradi, l'acetificazione avverrà in circa 15 giorni, ma ci vorrà un mese prima di consumarlo. Non presenterà caratteristiche costanti e se si vuole guadagnare tempo basta aggiungere al vino su 4 litri un litro e ¼ di buon aceto. Apri un’ora al giorno per ossigenare, quando si formerà una pellicina sulla superficie dell'aceto avrai ottenuto "la madre".

L’aceto aromatizzato
Mentre l’aceto balsamico è un prodotto a tutela gastronomica, tipico delle province di Modena e Reggio Emilia, l’aceto aromatizzato lo si può fare anche in casa: basta mettere in un vaso a chiusura ermetica gli aromi, erbe o spezie come il dragoncello, o i capperi, o il basilico, il peperoncino, i frutti di bosco. Poi si procede alla macerazione in un luogo caldo e soleggiato, successivamente si filtra e si conserva in una bottiglia di vetro in luogo fresco e buio.

tratto da: http://www.buonpernoi.it/ sito di informazione a cura di Coop


Ed ora la ricetta

LONZA BRASATA ALL'ACETO BALSAMICO

Ingredienti x 4 persone
600g circa di lonza di suino (trancio intero)
1/2 bicchiere di vino rosso
4 cucchiai di aceto balsamico di Modena
3 cucchiaio di olio EVO
1 rametto di rosmarino, alcune foglie di salvia e 1 foglia di alloro tritati
1 spicchio d'aglio
sale e pepe bianco
1 cucchiaino di fecola di patate o di amido di mais
brodo vegetale q.b.




Fate rosolare la lonza uniformemente con l'olio, il trito di erbe aromatiche, l'aglio (che poi eliminerete) sale e pepe. Dopo 15 minuti sfumate con il vino e lasciate evaporare.
Continuate la cottura per altri 30 minuti a fuoco basso, versando ogni tanto piccole quantità di brodo. Quasi a fine cottura unite l'aceto balsamico e mescolate bene. Togliete la carne dal tegame, aggiungete al sughetto di cottura la fecola fatta sciogliere in una tazzina di brodo freddo e amalgamate tutti gli ingredienti in modo da ottenere una salsina densa ed omogenea.
Servite la lonza tagliata a fettine non troppo spesse e irrorate con la salsina all'aceto balsamico.






In ultimo, ma non certo perchè meno importante, un doveroso ringraziamento a quelli della COMPAGNIAdelCAVATAPPI... il pranzo di ieri è stato divinamente "irrorato" con un Chianti che avevo scelto nel pacco che gentilmente mi hanno offerto per aver partecipato all'iniziativa de LA COMPAGNIA DEI BLOGGER!
ancora grazie grazie grazie!!!

venerdì 6 febbraio 2009

La frittata di pasta... un piatto unico jolly


Mamma mia... è una settimana che non scrivo sul mio blog... il tempo vola e resta sempre umido e freddiccio ahimè... piove :( l'inverno pare non voglia lasciarci ed intanto... noi cuciniamo!

Dico noi perchè ultimamente Chiara si sta rivelando una vera piccola cuochettina, si diverte un mondo ad aiutarmi... soprattutto con i dolci ed i lievitati salati... rispetta ogni mio dettame e lo esegue alla perfezione, capendo che non è uno scherzo, che stiamo creando davvero quello che poi mangeremo!! Stamattina? Grissini e panini al farro... fatti con le mie e le sue manine!!!

Ma passiamo ad altro... sono un pò apatica con il mio rapporto con il mio blog e mi scuso se l'ho trascurato... ho bisogno di dargli uan ventata nuova... ho in mente qualcosina (ispirata anche dalla scelta che ha fatto STELLAdiSALE nel suo blog, a proposito leggetevi gli ultimi suoi post... sono molto interessanti: GRAZIE STELLA!!!!)


E così ho deciso di NON RINUCIARE a condividere con voi le mie ricette (d'altronde quello che vedete in questo blog io lo mangio sul serio, e non vi dico che fatica fotografare al volo tutto ciò prima che il piatto mi si freddi (e chissà come mai è sempre il MIO il piatto che attende!))
ma vorrei condividere con voi anche notizie, eventi, insomma tutto quello che mi passa x la testa e davanti agli occhi e che parla di CIBO... la nostra grande e necessaria passione!!!

Che ne dite? Vi interesserebbe?

Oggi vi lascio con una ricetta di una semplicità disarmante...
qualche amica mi ha chiesto via Facebook cosa fosse... ed io le accontento subito... eccovi la

FRITTATA DI PASTA




..basta prendere un pò di pasta avanzata (preferibilmente spaghetti) o farla appositamente e lasciarala riposare dopo averla condita del condimento preferito (anche un semplice sugo al pomodoro va benone)... Una volta fredda condirla con 1 uovo ogni 125g di pasta, abbondante parmigiano e pecorino grattugiati (se il condimento precedente non è di pesce, altrimenti evitare), un pò di pepe macinato.

Scaldare una padella antiaderente con un leggero fondo d'olio e versarvi la frittata di pasta, prima di girarla (aiutandosi con un coperchio o con un piatto) verificare che si sia ben rassodata e abbrustolita) Cuocere secondo il proprio gusto (questa versione in foto è un pò "bionda) poco abbrustolita x via del fatto che anche Chiara l'ha mangiata e non ama le cose troppo dure e abbrustolite!


Lo sapevate che....
E' una battaglia che anima da tempo gli amanti dei primati, specialmente di coloro che si occupano di cucina.
TEMA: "Chi ha inventato gli spaghetti"
Nei pressi del Fiume Giallo, nord-ovest della Cina, è stato trovato da un gruppo di archeologi cinesi quello che sembra essere il più antico piatto di pasta. Esso risale a 4000 anni fa, quando, a causa di un terremoto, il piccolo recipiente si è rovesciato, permettendo agli "spaghetti cinesi" - lunghezza 50cm, spessore 3 mm - di arrivare quasi intatti fino ai giorni nostri. L'analisi sembra dimostrare che si tratta di "spaghetti" del tipo "La-Mian", ancora oggi in uso nella cucina cinese.
Sono diversi dai nostri, ma - se l'analisi delle date venisse confermata - il merito di avere inventato gli soaghetti passerebbe alla cucina cinese!

Fonte:
News ITALIA PRESS - Notiziario NIP - News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 199 - Anno XII (2005)




sabato 31 gennaio 2009

Tagliolini del Regno di Sardegna



Sabato scorso è stato l'ultimo sabato in cui la nonna di Chiara era presente a Torino e così i genitori di Chiara si sono concessi una giornata a zonzo ed una delle tappe è stata EATALY... neanche a farlo apposta era il secondo compleanno di questo immenso supermercato nazionale. In occasione di questa data una delle iniziative dedicate agli ospiti era quella di poter acquistare 50 dei loro prodotti di nicchia al costo simbolico di UN EURO...

Questa ricetta prende ispirazione da quella giornata...

Uno dei prodotti che sono "magicamente" scivolati nel mio carrello era una confezione di TAGLIOLINI freschi ALL'UOVO di Mondovì... ora che li ho mangiati devo ammettere che erano veramente REGALATI a quel prezzo!!!

TAGLIOLINI DEL REGNO DI SARDEGNA

dosi x 2 mangioni
250g di tagliolini freschi (i miei, appunto, sono quelli del pastificio MICHELIS di Mondovì)
50g di bottarga di muggine SARDA
2 costole di SEDANO ROSSO di Orbassano (TO)
Olio Extravergine di Oliva SARDO (della campagna dello zio Vittorio, x l'esattezza)
sale

Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua per la cottura della pasta. Nel frattempo, togliete l'eventuale pelle ala bottarga, grattugiatela grossolanamente, facendone cadere 3/4 direttamente in una terrina da portata e conditela con 2 cucchiai di olio.
Pulite il sedano e tagliate grossolonamente a tocchettini le costole.
Appena l'acqua bolle salatela, immergetevi i tagliolini e cuoceteli piuttosto al dente, quindi scolateli con un ragno x spaghetti e trasferiteli immediatamente nella terrina con la bottarga condita e mescolateli rapidamente.
Unite il sedano, aggiungete ancora un filo d'olio, spolverizzate la pasta con la bottarga rimasta e volendo guarnite con qualche fogliolina di sedano.
Servite subito


Beh, in fondo questa pasta unendo prodotti del Piemonte e della Sardegna è proprio la pasta del Regno di Sardegna! ;-)

giovedì 22 gennaio 2009

Non ho resistito.... Pan Ner sei buonissimo!

Questo post è frutto di una promessa da mantenere... sono in una fase che non ho grande voglia di "fotografare".. nè cibo nè parentame... le chiamano fasi "noncreative"... è che la creatività la sto usando x altro... non che non cucini... a quello non rinuncio, ma sto approfittando x fare spazio in casa, un pò di ordine, un pò di lavoretti vari rimandati e nuove cosette da arredare e aggiustare... insomma mente e mani sono occupate ad altro...
ma oggi...
la conicidenza doveva essere CON-DIVISA...!

E tutto grazie a Kat e Remy, (della banda degli scribacchini) che ora si firmano anche TAR e TIFLA, e che hanno inaugurato un nuovo blog progetto..
è un blog dove raccontano la loro terra (la Valle D'Aosta) con Saperi, Sapori, Stagioni e Tradizioni...

Ed oggi, proprio mentre stavo sfornando le mie due pagnotte di PAN NER ecco che mi ritrovo nel loro nuovo blog nel post che racconta proprio di questo pane!

La ricetta che ho seguito è la loro (era stata già pubblicata del blog dei Cuochi di Carta) per cui vi rimando direttamente da loro x le dosi ed il procedimento... cliccate qui!



L'unica differenza tra il loro ed il mio è che IO NON HO SAPUTO RESISTERE... Remy è del parere che il pane sia ancora più buono se consumato 24 ore dopo la cottura... ma poi me lo deve spiegare LUI come si fa a resistere... io, come vi dimostra la foto quiggiù, tempo 2 ore e l'ho addentato con le prime cosette trovate in frigo.. BUONISSIMO!!!!



lunedì 19 gennaio 2009

le patate... che passione!

Anche io AMO LE PATATE... lo ammetto... ma chi non le ama?

Fatte in tutti i modi, lessate, al forno, fritte... penso che siano
l'ingrediente jolly x piatti succulenti e saporiti .. anche sole... mamma mia che buone!

E con le patate ho realizzato questa ricettina che ha riscontrato un successone e che avevo trovato del depliant informativo di un banchetto di casalinghi del mercato... grazie a BRUNO&MARINA i miei ufficiali fornitori di arnesini da cucina...

eccovi le mie


POLPETTE DI PESCE E PATATE






Ingredienti x 4 persone (circa 20 polpette)
500g di filetto di merluzzo
2 uova
350g di patate
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
noce moscata qb

Tagliate il pesce a tronchetti e tritalelo nel mixer (io ho preferito sminuzzarlo a pezzettini con il coltello), amalgamarlo alle uova, aggiungere un pizzico di noce moscata, prezzemolo e aglio.
Aggiungere le patate bollite e schiacciate, il sale e il pepe e amalgamare bene il tutto.
Formare delle palline grosse come un albicocca e passarle nel pangrattato.

Disponetele in una teglia foderata da carta forno, condirle con 5 cucchiai di olio e cuocerle in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa. (Io ho cotto le polpette nel micronde con la funzione CRISP x 15 minuti... perfette!)

QUESTA RICETTA PARTECIPA A DUE RACCOLTE: quella di Viviana di "Cosa Ti Preparo x Cena" e quella del Forum di GialloZafferano.

mercoledì 14 gennaio 2009

Tempo di saldi... anche in compagnia!


Questo è un post senza ricetta...

un post di servizio che farà piacere a chi come me ... è innamorata di saldi e promozioni (e lo ammetto dai... oggi mi sono un pò sbizzarrita... maritino... lo scoprirai con l'estratto conto :D)



Se siete in vena di spesuccie un consiglio ...
CORRETE DA LORO!






I ragazzi della "Compagnia del Cavatappi" li conosco da tempo e vi assicuro che la loro selezione di vini e grappe può fare invidia alle migliori enoteche, inoltre anche la sezione della gastronomia stuzzica i palati più esigenti con deliziose marmellate, formati di pasta di uno dei migliori pastifici di Gragnano e cioccolata in varie forme e gusti....

Per noi blogger poi... c'è una bella promozione... una strategia di marketing simpatica che ci permetterà di scoprire i loro prodotti che preferiamo... per ogni info cliccate qui!

BUONI ACQUISTI A TUTTI!!!