venerdì 22 giugno 2007

Le mie parole

Ve l'avevo detto che questo blog d'estate ogni tanto prenderà pieghe diverse....

Ieri sera dopo una cena passata con un caro amico a parlare dell'America e del suo rientro da NY, non avevamo granchè sonno e ci stavamo godendo l'ultima puntata di un programma carino su MTV e una delle canzoni ascoltate dal vivo è stata questa, cantata dall'autore (ma ho scoperto che anche Samuele Bersani ne ha fatto una sua versione) che è PACIFICO... quando con le note finali della canzone, ecco che la pargola si è svegliata in preda al panico (sarà stato il raffreddore o un brutto sogno) ma sigh sigh alla fine mi sono persa le interviste a Daniele Silvestri e Stefano Accorsi... ma a quante cose deve rinunciare una madre??? ;D



LE MIE PAROLE
di Pacifico

Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
pronti da scagliare,
su facce vulnerabili e indifese,
sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate
che il vento o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
sono foglie cadute, promesse dovute,
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
lo ammetto

Strette tra i denti,
passate, ricorrenti,
inaspettate, sentite o sognate.

Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare,
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire,
sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare, si perdono al buio
per poi continuare

Sono notti interminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole,
sono questo le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
le parole che ho detto, e chissà quante ancora
devono venire.
strette tra i denti
risparmiano i presenti,
immaginate, sentite o sognate,
spade, fendenti,
al buio sospirate, perdonate,
da un palmo soffiate

2 commenti:

  1. Annina che bella sta canzone, grazie per averla pubblicata...
    Tu l'hai buttata sullo scherzo, però in effetti è vero: a quante cose deve rinunciare una mamma!! anche se ne vale certo la pena...
    Un basotto, buon week...

    RispondiElimina
  2. Annì..lo BENsai quanto a me anche queste pieghe alternative del diavoletto che è in te mi garbi un saccooo!
    Approvo a millemila!
    A me "sono nuvole sospese gonfie di sottintesi.." fa impazzire!
    Come un po'sempre Bersani.. Poi anche Pacifico è proprio bravo,il testo è suo quindi gli va tutto il merito, però a parte nel ritornello, per il resto mi piace di più la versione Samuelita..c'aggia fà..
    LOVE, love, love
    BACIOTTOLIS
    Alì

    RispondiElimina