sabato 11 dicembre 2010

Aggiungi un Blogger a tavola: Cuocapercaso e Cuochetta...

Rieccomi qui... dopo un bel pò di tempo con la speranza che questo post mi faccia di nuovo venire il desiderio di postare e postare e bloggare e cucinare x voi... (di cucinare mica ho smesso, ma la mia cucina è stata solo privè per un pò di mesi.... )

L'occasione me la dona Genny con il suo bel Contest

e così per l'occasione Cuochetta e CuocaPerCaso insieme mettendo da parte i grembiuli di mamme e indossando quelli da cucina... ma cosa ci fanno Cuochetta e CuocaPerCaso INSIEME?Inserisci link

La nostra storia a quattro mani ha inizio ben 16 anni fa... nel 1994 neanche sapevamo cosa significasse la parola BLOG forse poteva essere una forma di POP ART o di NUOVO LINGUAGGIO che avremmo studiato in seguito per il nostro esame di Storia dell'Arte Moderna o di Sociolinguistica... Invece la parola BLOG un giorno ci avrebbe irrimediabilmente fatte ritrovare e riunire!!!


Ebbene si... nel 1994 io e Grazia (la Cuochetta e la CuocaPerCaso) eravamo due matricole della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bari... avete presente? Un luogo ideale dove un gruppo di ragazzi .. pieni di sogni, desideri, si ritrovano legati da una passione... quella per le forme dell'arte più disparate che vanno dalla lingua alle tele dipinte, dalle sculture alle parole antiche.. e non credo sia cambiato nulla da allora, se ritornassi in quei luoghi sono certa respirerei la stessa aria... di sogno, ideali, grandi idee... volti diversi, look diversi... ma alla fine stesse sensazioni...


teste chinate su di un libro concentrate e perse in chissà quale mondo

matite in bocca o tra le dita a girare come bastoncini di Majorette

zaini e borse gettate per terra

chili di fette di focaccia barese consumati come pranzo

caffè meditati e declamati

sigarette in bocca

e parole parole parole... a volte sensa senzo ma la maggior parte delle volte così dense di significato!


Ma dopo un po' di anni studenti non si e' più: la palestra di vita la si lascia ad altri e si parte per le vie del mondo (si si perche' si sa alcuni di noi mica ci sono rimasti in Italia!).. e ci si perde di vista...


ma poi magicamente ci si ritrova... così è accaduto a noi circa 4 anni fa... ma la cosa incredibile e' che tutto e' avvenuto grazie ad un'altra cosa che ci legava e che non sapevamo di avere come "mal comune"... LA PASSIONE PER IL CIBO!!!


E così grazie ai nostri blog ci siamo ritrovate e riscoperte cittadine della stessa città, non certo Bari (troppo facile) ma Torino... la vita (quella che ci ha portato per le strade del mondo) ci ha fatte ritrovare qui.. e con una incredibile passione in comune e tante altre parole e idee da condividere...

Ora siamo mamme, mogli, un po' gianduiotte ma la nostra pugliesità mica l'abbiamo dimenticata...!

ed è con questo POST che vi dedichiamo le nostre simil versioni di FOCACCIA PUGLIESE...! Cibo da strada e Cibo da studenti, cibo che i nostri figli adorano e anche i loro papà... Cibo che unisce e invita tutti al primo morso!



FOCACCIA PUGLIESE


Dosi per due teglie da forno da 28 cm circa

Acqua 250 ml

olio 2 cucchiai
latte 5 cucchiai
farina "00" 250 gr
farina "manitoba" 250 gr

sale 2 cucchiaini

zucchero 1 cucchiaino
lievito secco attivo 2 cucchiaini o un cubetto di lievito di birra fresco


Predisporre gli ingredienti nella Macchina del pane (o impastare a mano). Impastare e lasciar riposare per due ore. Al termine della lievitazione dividere l'impasto in due e stenderlo in due teglie oleate. Condire con olio, origano, sale, pomodori a pezzetti e lasciare lievitare ancora mezz'ora. Infornare: 200° per circa 30 minuti.
Un'opera d'arte!!!



mercoledì 16 giugno 2010

a volte ritornano...

....Iaia è a scuola con il papà... oggi incontro prima delle vacanze con le sue nuove maestre che l'accompagneranno da settembre per il suo ultimo anno di asilo... ed io sono qui con il mio "amante" Marco ad ascoltare Mozart mentre lui gioca e gorgheggia...

come è cambiata la vita in questi 7 mesi!!
si tra 3 giorni marco compierà sette mesi! e il tempo vola! ma nella valigia del cuore ci sono gioie, preoccupazioni, soddisfazioni, momenti sereni e momenti coraggiosi, momenti che non torneranno già più!

Mi mancava questa mia casetta, ho tentato più volte di rimetterci mano, senza successo... ma so che ci sono persone che mi vogliono qui e così eccomi!

Ieri eravamo bloccati in casa da un tempo da bufera, altro che estate alle porte! E così io e Iaia... ci siamo messe i grembiuli da cuochette e abbiamo sporcato le nostre mani con farina, uova, zucchero, burro... che goduria!!

MAMMA CUCINIAMO QUALCOSA INSIEME! è stato la sua richiesta... eccoti accontenta bimba mia!


CROSTATA DELLA MAMMA

x la frolla
350g di farina 0 bio (comprata a Piacenza alla CascinaBoscoGerolo)
150g di zucchero di canna integrale
2 uova grandi
100g di burro (ne potete mettere di più ma io vado sempre abbastanza parca)
un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito x dolci (a me piace così)
e..
un cucchiaio di limoncello home made!

questa volta dentro come marmellata ho messo una composta che ho fatto questo inverno con mia mamma che era qui a Torino a darmi una mano con i bimbi...

e vi posto anche questa ricetta xchè credo che sia perfetta nelle crostate!

COMPOSTA DI MELE, LIMONI E NOCI(O NOCCIOLE)

1Kg di mele Golden
150 g di noci o nocciole tritate
2 limoni biologici non trattati
400 g di zucchero
200 ml di acqua

Lavate i limoni e, senza sbucciarli, tagliateli a cubetti di mezzo cm di lato.
Preparate uno sciroppo con 400g di zucchero e acqua, mettetelo sul fuoco per scioglierlo e aggiungete i cubetti di limone. Cuocete a fuoco lento per caramellare, ma attenzione che non brucino!
Quando i cubetti di limone assumono un bel colore ambrato unite le mele sbucciate,mondate del torsolo e tagliate a pezzetti.
A fuoco basso, portate il composto a bollore e, dopo 2 minuti, riversatelo in una ciotola e lasciatelo riposare al fresco per una notte.
Il giorno dopo rimettete il composto nella casseruola, aggiungete le noci o le nocciole, e fate bollire per 10 minuti schiumando e mescolando in continuazione.
A fine cottura procedete come per qualsiasi marmellata con l'invasamento!

La crostata l'ho cotta in forno statico a 180° per circa 25 minuti.
Oggi già metà era stata spazzolata da i tre mangioni della casa!

a prestoooooo, promesso!

mercoledì 7 aprile 2010

pigrizia

Si sono affetta da "irrefrenabile" pigrizia telematica.... mi perdonerete?

spero di tornare presto... magari a maggio...
d'altronde mi nascondo dietro il detto "aprile dolce dormire"
... anche se qui di dormite vere e proprie non se ne fanno
da tempi immemorabili!!SOB!!!


venerdì 5 marzo 2010

ci risiamo, tanta pazienza e strumenti adatti

no non sono impazzita... nel leggere questo titolo forse molti di voi penseranno che la mia latitanza magari è dovuta a chissà cosa... ma noooooooo è che qui la vita è una battaglia continua... e come tutte le battaglie x vincerle bisogna dotarsi di giuste munizioni e affrontare la sfida con coraggio!

Vi racconto un pò qualcosa che ci è accaduto durante questi mesi di latitanza...

Quando rimasi incinta di Marco quasi subito fui pervasa da nausea gravidica apocalittica... ero letteralmente a pezzi e così a poco a poco la nostra "grande" Chiara (la primogenita) che poi tanto grande non era xchè aveva appena 3 anni e 3 mesi si dovette rassegnare a fare tutti i riti prenanna con il papà... li x li non fece una piega...
ma sapete la sua reazione psicologica quale fu???
Appena messa a letto anche se era stata in bagno appena 15 min prima, appena spente le luci dopo la lettura del librottino di rito, le coccole, i baci e la buonanotte... eccola che ci urla MAMMA, PAPA' HO FATTO PIPI' A LETTOOOOOO
ogni sera, dico ogni sera la stessa storia quasi fosse un rito ed ogni sera a cambiarle muatanda e pigiama... x fortuna le lenzuola erano salve... in fondo si trattava dell'ultimo goccino...
non si trattava di vera e propria enuresi (problema noioso x molti genitori e bimbi grandicelli)... ma dovevamo risolvere!!!

e così scoprimmo loro:


e fu salvezza... x circa 4 mesi li abbiamo usati senza problemi, sono molto simili ad una mutandina e così noi eravamo tranquilli e lei credeva di avere addosso la solita mutanda...
L’utilizzo di mutandine assorbenti può essere un modo pratico e molto discreto per gestire questi piccoli incidenti fin quando non scompariranno con la crescita. Proprio per questo Huggies® ha creato DryNites® le mutandine per la notte super-assorbenti, dotate di sistema anti-odore, sottili e discrete; si indossano sotto il pigiama e nessuno le nota. Come la vera biancheria, le mutandine DryNites® sono decorate in versione bambina e bambino e aiutano i nostri figli a sentirsi sicuri e indipendenti.
Infatti pian piano ha cominciato ad essere autonoma, a "resistere" e fuggire in bagno quando le si presentava lo stimolo... poi lo stimolo avvenne nel bel mezzo della notte ma io ero tranquilla grazie ai DryNites®! Con calma poi con la fine delle mie nausee (durate 5 mesi x questa volta!!) Chiara era finalmente autonoma... la sua di certo era stata una reazione psicologica di richiesta di attenzione....

ma ahimè ultimamente ci risiamo! Marco è nato e ci sono giorni in cui magari x un motivo o x l'altro richiede maggiori attenzioni da parte della sottoscritta, e Chiara? Chiara reagisce con un pò di gelosia e con questo immancabile "vizio" della pipì a letto...


e per fortuna che avevo a disposizione ancora un pacco di Drynites® Huggies®!

Tra l'altro una piccola curiosità... la Huggies® non è altro che Lines...
e chi di noi genitori nati negli anni 70 può scordare lui?


Eccovi qualche link utile
http://www.huggiesclub.it/

http://www.huggieshappybaby.com/

http://www.drynites.it/




martedì 23 febbraio 2010

e meno male che c'è Luisa!



Questo nuovo post lo scrivo a quattro mani anzi sei (vero SeRGio?)...
si perchè se dovevo aspettare la possibilità di fare qualcosa di sfizioso in questo periodo potevo aspettare giorni... anche io mi sono beccata l'influenza quindi voglia di cucinare e mangiare poca... ma a mille chilometri di distanza da me c'è la mia sorellina che se ha voglia può trasformarsi per me e per voi in fonte INESAURIBILE di ideuzze nuove soprattutto originali!!
e questa ricetta anche se modificata da loro due (Luisa e SeRGio!!!) rispetto all'originale (che tra l'altro proviene da un libro che poi le ho regalato io) è veramente sfiziosa e da copiare.... datemi il tempo di riprendermi e mi ci tuffo anche io nella versione "barese" delle

VERDURE MISTE SALTATE ALLA CINESE

Ingredienti:

un cipollotto e mezzo (quello avevo in alternativa una cipolla)

3 coste di sedano tagliate fettine

2 carote (io le ho tagliate con il pela carote e sono venute delle strisce sottili sottili)

Una manciata di fagiolini (una 20ina) tagliati a metà (io ho utilizzato quelli surgelati che ho fatto scongelare prima)

2 zucchine tagliate a fettine spesse mezzo dito

2 peperoni rossi tagliati a listarelle

Le cimette di mezzo cavolo verde

4 champignon grandi tagliati grossolanamente

3 cucchiai di maizena

3 cucchiai di salsa di soia

1 dado di brodo

(la ricetta originale non metteva peperoni e aggiungeva germogli di bambù, taccole, pannocchiette di mais, germogli di soia e cimette di broccoli)


Fate soffriggere il cipollotto tagliato a listarelle nell’olio con la wok. Aggiungere tutte le altre verdure e chiudere con il coperchio affinché si riduca di volume e perda la sua acqua. Girare di tanto in tanto. Togliere il coperchio e lasciar cuocere finchè le verdure saranno cotte ma risulteranno ancora croccanti.

Prelevare l’acqua che naturalmente si è prodotta nella cottura e aggiungere la maizena, il dado e la salsa si soia. Mescolare quest’intruglio e disporlo sulle verdure e cuocere a fuoco vivace. (non c’è sale nella ricetta perché sala sia la salsa di soia che il dado). Servire caldo (la ricetta originale diceva che per un sapore più intenso aggiungere zenzero tritato e una spruzzata di sherry secco)



PS eccovi accontentati la quinta e la sesta mano sono di Sergio! :p




sabato 13 febbraio 2010

Ricominciamooooo???

Mamma mia ma quanto tempo è passato? e quante volte ho pensato a questo mio spazio, questo piccolo angolo di cielo tutto mio?
Certo, ora il mio essere è tutto concentrato sulla mia famiglia, ora siamo in quattro e le fatiche, i pensieri, le gioie aumentano... raddoppiano... e il mio blog?

No non lo chiuderei mai... anche se poi non ho il tempo di rispondere ai commenti, anche se alla fine il mondo dei foodblogger è molto diverso da quando cominciai più di 3 anni fa, anche se il tempo x cucinare e soprattutto x fotografare è sempre poco... ma non voglio rinunciare a questa mia piccola isola, agli amici e alle amiche che ho avuto la fortuna di conoscere grazie a questa "barca"... non voglio rinunciare a questo mio raccontarmi... ragazzi Cuochetta tenta di RICOMINCIAREEE!

Una mamma che allatta non sa mai se assume o meno i cibi giusti x evitare al proprio cucciolo spiacevoli inconvenienti (es coliche, stipsi, etc etc).. Io allatto Marco, così come 4 anni fa ho allattato Chiara e pur stando attentissima non sono riuscita ad evitargli le piccole coliche che per fortuna sono terminate ed i periodi di cacarella tremenda... ma sono convinta che poco aveva a che fare con il mio modo di alimentarmi... IN MEDIO STAT VIRTUS recitava il poeta Orazio... e così deve essere! Mai esagerare, certo evitare il peperoncino ... ma volete mettere la potenza di una sana e variata alimentazione? Questa è la mia teoria (d'altronde gusto tutto con piacere io, e si vede!) e se a tale teoria associo il fatto che ho una figlia di 4 anni che mangia di tutto e ha sempre mangiato di tutto senza farmi disperare con lo svezzamento... allora posso ben sperare che anche con Marco sarà così!

E così in questi ultimi giorni mi sono concessa questo


è un timballo di facile esecuzione, dove i sapori si sposano alla perfezione.... idea presa dal numero di Marzo 1997 della rivista Sale&Pepe... eccovi dosi e procedimento!

TORTINO DI ORZO PERLATO

dosi x 4 persone
200g di orzo perlato biologico
4 carciofi della qualità violetto
300 g di carote
200 g di ceci lessati precedentemente
due uova
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
un cucchiaio di pangrattato
un ciuffo di prezzemolo
3 spicchi d'aglio rosso di Nubia
un limone
brodo vegetale q.b.
una foglia di alloro
4 cucchiai di olio Extravergine di Oliva
20g di burro
sale
pepe

1 Cuocere l'orzo in abbondante acqua salata con una foglia di alloro ed uno spicchio d'aglio infilato in uno stecchino per 20 minuti con pentola coperta e a fuoco basso.
2 Raschiate le carote, lavatele e tagliatele a julienne. Cuocerle per 5 minuti in una padella, dove avrete scaldato 2 cucchiai di olio, con uno spicchio di aglio e un pizzico di sale. A fine cottura conditele con una noce di burro, mezzo cucchiaio di prezzemolo e tenetele da parte.
3 Pulite i carciofi: divideteli a metà, eliminare le foglie più dure, le spine e l'eventuale fieno e immergeteli in una ciotola di acqua fredda acidulata con succo di limone. Scolateli, affettateli finemente e cuoceteli per una decina di minuti in un tegame, nel quale avete riscaldato l'olio e l'aglio rimasti. Salateli subito e bagnateli con poco brodo. Verificate che alla fine risultino croccanti. Fuori dal fuoco insaporiteli con una noce di burro e spolverizzate con il prezzemolo tritato.
4 Accendete il forno a 180°. Passate al mixer i ceci, uniteli all'orzo scolato, il parmigiano e le uova, regolate di sale e pepe. Dividete il composto in 3 parti: disponetene un terzo in uno stampo di 24 cm (oliato e cosparso di pangrattato), pressate leggermente il composto e su di esso distribuite le carote, continuate con un altro strato di orzo, i carciofi e completate con l'orzo rimasto. Spolverizzate la superficie di pangrattato, distribuite qualche fiocchetto di burro e passate la teglia in forno per circa 40 minuti.
5 Togliete il tortino dal forno, lasciatelo riposare, poi sformatelo sul piatto da portata. Servire tiepido.

Beh, come inizio non è male... sono riuscita a scrivere questo post senza grandi interruzioni anche se ho i cuccioli malaticci e la stanchezza che inevitabilmente la sera si fa viva e non mi fa che desiderare il letto...! Ma mi riprometto che almeno un paio di volte alla settimana torno qui... lo devo a me e lo devo a voi! Poi con calma vi racconterò anche quanto è bella questa nuova dimensione familiare... a prestooooooo!