martedì 22 aprile 2008

U Ciambutt

Ho sempre considerato il "dialetto barlettano" una lingua poco sonora... anche se ogni volta che sento parlare qualcuno con l'accento e i termini della mia Terra (e credetemi a Torino mi capita MOLTO spesso)... un tuffo il cuore lo fa... è un tuffo inevitabile quando si parla delle proprie origini... ricordo ancora com'è bello ascoltare le "prediche" dei vecchi prelati della mia città... condite da sane battute in barlettano - Don Gino era un maestro in quest'arte e con la sua semplicità attirava a se donne del popolo e intellettuali, magia della sua persona... manca così tanto a tutti... - così mi accade quando entro in quella che è la parte vecchia della mia città per acquistare un pò di verdura o di pesce venduta dalla moglie di quel contadino o quel pescatore...

Tra le tante cose vi consiglio questo film... a me fa impazzire... non fosse per altro che è tutto sottotitolato in italiano perchè è recitato in stretto barese!!! Un vero idillio!!!

Ma veniamo a noi....


Il Ciambotto... in barlettano U CIAMBUTT è una zuppa di pesci un po’ particolare, molto saporita, in quanto i pesci sono interi, ma un po’ faticosa da mangiare per via delle lische. In un tegame fate soffriggere leggermente tre spicchi di aglio, un po' di prezzemolo tritato, un pomodoro maturo tagliato a pezzi. Aggiungete il pesce, sviscerato, raschiato ma intero. Coprite con un litro abbondante di acqua e salate. Fate bollire per una ventina di minuti. Tradizionalmente, si dice che bisogna togliere il ciambotto dal fuoco quando gli occhi dei pesci sono diventati bianchi. Disponete i pesci nei piatti singoli e serviteli con un po' di brodo e un filo di olio a crudo. Io in quel brodo ci ho inzuppato dei crostini di pane... tutto home made naturalmente!!!

In genere i pesci che si usano sono le zanchette (una sorta di sogliolette piccole), merluzzini, piccoli totani, scorfani, gallinelle, razza, cicale.... ma in questa versione nordica mi sono limitata a farlo con le sole ALI di RAZZA... e che profumo!!! Eh si cari Cuochi di Carta.... dopo averle viste da voi mi sono fatta in quattro per trovarle anche qui a Torino!!!!



12 commenti:

  1. Anche questa è una bella ideuzza e non sembra neanche troppo laboriosa!

    Un film italiano, sottotitolato in italiano è una cosa che mi fa morir dal ridere!

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  2. Uè, hai colorato di verde il blog! Eh, sarà arrivata la Primavera a Torino, qui a Milano nzomma... Non mi è arrivato ancora nulla... Speriamo domani! Bacio e buonanotte

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  3. Gli spaghetti col sugo di ciambotto sono la fine del mondo

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  4. Io in verità nn farei mica tanta fatica amagiare unc osa così ;-)
    E il pugliese di casa neanche ;-)

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  5. Col ciambutt rischierei il divorzio...l'uomo di casa trova spine anche nei calamari...ma che profumino da quella padella!

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  6. mai sentito nominare! dev'essere gustoso... quanto al dialetto, quello perugino mi fa accapponare la pelle quando lo sento in tv! ahahahh

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  7. u ciambutt non lo conoscevo proprio...che bello scoprire le riette italiane!

    Ciaoo,
    Aiuolik

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  8. Che bello Annina, a tutta pagina e primaverile...và molto meglio allora? Sono contenta di trovarti in forma.

    Questo piatto non potrei mai realizzarlo...a me piace molto il pesce fatto cosi' ma la mia famiglia,oddio...con le lische..peccato. Buona giornata

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  9. Adoro il pesce e questa tua preparazione e' geniale! buinissimo lo amo anche con le lische. No problem!
    Besos,
    Daniela

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  10. ciao cuochetta...anche noi siamo pugliesi,della provincia di bari.qsta zuppa di pesce nn fa parte della nostra tradizione...sarà che noi stiamo + nell'entroterra...ma abbiamo una zia originaria di Polignano a mare (città natale di Modugno) che ci ha insegnato a fare "U' Ciambott" che è una sorta di minestrone...che strano...stessa terra,stesso nome,ma ricetta completamente diversa...
    cmq,piacere di averti conosciuto,a presto!

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  11. Hai cambiato look!! Verde primaverile e piatto che sa di caldo e spiaggia! Ma che mi vuoi fare!!!! Un abbraccione Elga

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