giovedì 2 ottobre 2008

Il ricordo di un sapore

Ci sono volte in cui ti basta leggere di sfuggita un post, nella tua vita che pur sembrando nella norma si verifica molto più frenetica di quanto tu possa desiderare... immagazzini le informazioni... non ci pensi più...
poi un mattino come tanti, quello di una domenica passata in casa "agli arresti domiciliari" (immaginate un pò perchè...), ti ritorna alla mente qualcosa DI ANTICO... allora pensi, pensi a quello che le tue papille gustative vorrebebro ritornare a GUSTARE... Ti vengono alla mente antichi sapori e ricordi di infanzia... e così ritorni bambina e ti viene voglia di riprovare le stesse sensazioni...

Nonna Irene non era mia nonna, era la nonna dei miei cugini ovvero la mamma del loro papà che non è nè fratello di mia madre e nemmeno di mio padre, ma che ha sposato la sorella di mia madre... loro sono greci... dell'Isola di Kos... la nonna Alessiadis faceva di cognome e nei suoi lineamenti e nei suoi sorrisi potevi godere del mare che li abbracciava..
Io e i miei fratelli abbiamo vissuto momenti di festa felici a casa dei miei zii..
momenti in cui univamo con inconsapevole innocenza da bimbi nelle nostre bocche la cultura gastronomica e i sapori di due paesi così vicini e così lontani: la Grecia e l'Italia...

Questa ricetta fa parte di quei momenti, tramandata a voce e trascritta nei quaderni di cucina di tutte le donne del clan...



CAKE DI NONNA IRENE

Dosi per una teglia di 26cm di diametro

400gr di mandorle pelate e leggermente tostate e tritate
220gr di pane grattugiato secco
250gr di zucchero
50gr di farina 00
6 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato,
200gr di uva sultanina
cannella macinata al momento q.b.
succo di mezzo limone
succo di mezza arancia
la buccia di un limone grattugiata
un bicchierino di cognac,
zuccata o cedro canditi q.b.
latte q.b.

Preparare tutti gli ingredienti in modo tale da avere tutto a portata di mano.

Pelare le mandorle, tostarle e tritarle finemente.
Inumidire l'uva sultanina per qualche minuto, strizzarla e infarinarla.

Separare i bianchi d'uovo dai tuorli e montarli a neve con un pizzico di sale.

Montare i rossi incorporando a poco a poco tutti gli ingredienti. Il composto risulterà piuttosto compatto, aggiungere in ultimo i bianchi montati a neve e se l'impasto dovesse risultare troppo secco aggiungere il latte, ma non troppo da farlo risultare liquido, deve solo risultare facile da mescolare con un cucchiaio di legno.

Versare il composto in una teglia da 26 cm foderata da carta oliata. Scaldare il forno a 180° e cuocervi il cake per circa 30m. Deve risultare ben dorato. Raffreddare e trasferire in un piatto da torta, può mantenersi parecchi giorni...




Questa ricetta partecipa al concorso organizzato da CavolettoDiBruxelles
Si ringraziano Giuseppe e Celeste per la "ciotola" che ospita il cake...


14 commenti:

  1. uaòò!! sorpresona!! non mi aspettavo assolutamente di vedere la nostra bomboniera nei tuoi post! sei imprevedibile e unica... e nostra amata amica! ancora problemi di salute in casa? mannaggia... speriamo in meglio! il cake dev'essere ottimo ma celeste non ama i canditi... fastidiosa!! invece, avresti una buona ricetta per far i dolcetti ad occhio di bue? proposta... ho scoperto un sito sulla "barlettanità", fai una capatina, lì ho ritrovato il f. prascina con le sue poesie in vernacolo. (www.papagnol.com) un abbraccio grandissimo a tutti

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  2. Nel tuo racconto si sente la dolcezza della "nonna" e l'azzurro della sua terra!
    Immagino che assaggiare questo cake sarebbe la ciliegina sulla torta!

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  3. dimenticavo... in bocca al lupo per il concorso!

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  4. Non so se qui c'è più poesia o più bontà...il risultato merita un premio di sicuro, quello dell'affetto. Ti bacio in fronte,
    Monica

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  5. i sapori di quando si è piccini non si scordano mai... bellissime parole. Mar

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  6. Confermo che è buono, e' dolciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiissimo....

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  7. al di là di altri aspetti devo dire che c'è una dolcezza immensa e anche aspettata in tutti noi.
    ricordi di sapori sereni e miti antichi e da tenere nel nostro cuore.
    come resistere.

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  8. buono buono anzi buonissimo, forse partecipo anche io, ciao

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  9. @Peppe alla fine è + facile comunicare tramite blog... arghhh devo assolutamente trovare il tempo x telefonarvi! Bella sorpresa quella della bomboniera, vero?
    Graziella e Cannella comari appassionate come vorrei godere di un pezzettino di quel dolce con voi... vi sarebbe tanto piaciuto!
    Mara hai proprio ragione ;-)
    maritinoooooo allora mi perdoni la ciccia e brufoli post scorpacciata?
    enza devo dire che al di là del "concorso" in se x se l'idea ci ha ispirato in tanti, quindi Gunther aggregati anche tu!

    Buon fine settimana a tutti!

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  10. Questo concorso di Cavoletto ha fatto risvegliare tantissimi ricordi! Oggi ne ho letto diversi nei vari blog, che bellezza!

    Ciaooo,
    Aiuolik

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  11. Bellissimele tue righe tenere e dolci ricordi, sempre nonnine poi...nel cake, cé il profumo e gli ingredienti semplici di un tempo, quelli a portata di mano nelle dispenze di una volta.
    Ti abbraccio e rimettetevi presto!!!
    Mariluna

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  12. Proprio bello questo post sa di dolcezza e tenerezza. Ecco forse chi ha detto che Sigrid meriterebbe un premio solo per questo, ha proprio ragione.
    In bocca al lupo per il concorso

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  13. che buona la torta! Sa molto di antico e coccoloso!

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  14. Un dolce che parla di sentimenti ed emozioni !!! Bello, estremamente dolce il tuo racconto :-) Buona serata Laura

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