giovedì 5 aprile 2007

La Pasqua dei miei Ricordi

Questo di oggi sarà un POST un po' lungo... parlerà di tradizioni e tempi passati....

Sono almeno 5 anni che non passo una Santa Pasqua a casa mia, in quel di Barletta, le vacanze di Pasqua poco si conciliano per chi (come me) è "emigrato" a circa 900 Km da casa propria, e così non posso che ritornare con l'anima e i pensieri a quello che per me ha significato "VIVERE LA SANTA PASQUA" sin da quando ero bambina... Mi sono sempre ripromessa, nella mia vita da adulta, di non perdere quello che di più bello c'è nel rispettare le tradizioni della mia famiglia, ora che ho una mia famiglia tenterò di rispettare alcuni paletti e chissà, un giorno anche i miei bimbi come me ricorderanno la loro infanzia e le feste passate con gioia....

A casa mia, durante la Settimana Santa, si cucinava poco, o perlomeno si mangiava poco, si rispettava il senso della Settimana e quello che significa per ogni credente... era come il rivivere un lutto e metabolizzarlo con serenità, per poi con gioia festeggiare, il giorno di Pasqua, la Resurrezione nel suo significato più profondo...

Tutta la settimana era scandita da preparazioni culinarie per il giorno della "domenica" e da tempi di preghiera... penso che questo sia conciliabile perfettamente in una piccola realtà, in una vita non costretta a ritmi disumani... ora mi è così difficile riuscire a fare altrettanto!

Il ricordo più vivo che ho, è quello legato alla pulitura dei "cardi", pianta selvatica appartenente alla famiglia del carciofo che si raccoglie nelle vicine Murge... la resa finale è di una sproporzione strabiliante, per un kilo raccolto se ne ricava circa 150g di frutto! Si spelano, si spinano, si rischia persino di pungersi, e ogni anno ci si ripromette di "non cascarci più" presi dalla stanchezza si cede il passo alla vocina che ti dice "ma ne vale la pena?"... poi ogni anno ci si ritrova alla stessa decisione... compriamo i cardi e li cuciniamo per Pasqua...

I Cardi rappresentano la prima pietanza del nostro pranzo Pasquale, in pratica è una sorta di tortino cotto in forno, condito con il sugo dell’arrosto dell’agnello, le uova, il pecorino e il salame (in genere soppressata) tagliato a dadini.

Prima di godere di questo tripudio di sapori “molto campagnoli” A CASA MIA si assiste alla “tradizionale” battaglia delle UOVA… si si, avete letto bene… per chi non lo ricordasse, io ho uno zio originario dell’Isola di KOS in Egeo, e così il mix di culture ci fa vivere anche a Pasqua aspetti variegati e simpatici del vivere queste feste…




LA BATTAGLIA DELLE UOVA

Proveniente dalla Grecia, ma praticato anche in altri Paesi di religione ortodossa quali, per esempio, la Bulgaria e la Russia, la battaglia con le uova è una sorta di lotta a colpi di uova sode. Ciascun partecipante sarà dotato di un uovo colorato che dovrà sbattere contro quello del vicino (i concorrenti sono seduti in cerchio l'uno di fianco all'altro). Via via che i gusci si romperanno, i partecipanti verranno eliminati. Vincerà chi, per ultimo, rimarrà con l'uovo intatto, variopinto e perfetto come all'inizio della battaglia.”

E anche questo momento richiede la partecipazione di tutti nel prepararlo, e che felicità a colorare le uova e decorarle con i colori alimentari….

Pensate che però è anche capitato che ci si sbagliasse e si colorasse un uovo non ancora portato a cottura e quindi non sodo… poverino colui che ha beccato quell’uovo in sede di “battaglia”!!!!

Il secondo del Pranzo Pasquale invece è il classico Agnello arrosto con le patate in umido o cotto al Forno per accontentare tutti i palati…

Il ricordo dei dolci invece è legato ad una tradizione campana che in famiglia mia è entrata non ho ancora capito grazie a chi….


Ed eccola, in tutta la sua sontuosità… sua maestà La Pastiera!!!


Pasta frolla

Ingredienti
2 uova intere
300 gr. farina
100 gr. zucchero
100 gr. di strutto o di burro

Preparazione:
Su un tavolo disporre la farina e lo zucchero a fontana con al centro il burro ammorbidito, i tuorli d'uovo e la buccia grattugiata di mezzo limone.

Con una forchetta sbattere le uova al centro della fontana incorporando poco alla volta la farina i burro e lo zucchero.

Quando gli ingredienti saranno amalgamati, lavorare la pasta rapidamente senza impastarla, ma soltanto pressandola fino a quando il colore sarà diventato uniforme. La pasta frolla non va lavorata troppo per non farle perdere la friabilità.

Far riposare, almeno una mezzora,
l'impasto coperto da un tovagliolo bagnato e strizzato.

Ripieno

Ingredienti:
200 gr. di grano cotto
400 gr. di ricotta
4 uova
200 gr. zucchero a velo
50 gr. di cedro candito
1 bicchierino di Contreau
Un pizzico di cannella
Latte q.b.
Scorza di un limone grattugiata

Preparazione:
Riscaldo in un pentolino, con un po’ di latte, un pizzico di cannella e la scorza grattugiata di un limone, il grano cotto. Fare raffreddare e aggiungere ½ cucchiaio di zucchero a velo.
A parte in una coppa capiente amalgamo con un cucchiaio la ricotta con lo zucchero a velo e incorporo uno ad uno i 4 tuorli (i bianchi li monto a neve a parte). Dopo aggiungo un po’ di
scorza del limone, il cedro candito tagliato a pezzettini, il grano cotto e un bicchierino di Contreau (lo preferisco alla tradizionale Essenza di Fiori d’Arancio). Infine aggiungo i bianchi montati a neve.
Fodero la teglia con metà della frolla lasciando il bordo ben alto, inserisco il ripieno e copro con delle strisce larghe 1 cm e mezzo di pasta frolla.
Cuocere in forno a 180° per 45 minuti, finché non è ben dorata. Spegnere e lasciarla altri 15 minuti nel forno, lasciarla raffreddare e solo quando è fredda cospargerla di zucchero a velo.

Si consiglia di farla un paio di giorni prima della Pasqua, perchè solo se "riposa" la pastiera raggiunge il massimo della bontà!

Beh, non mi resta che auguravi di tutto cuore delle buone Feste…

anche Cuochetta va in vacanza e chissà che non vi porti un bel reportage culinario…

9 commenti:

  1. Cuochetta bella!!
    Buona Pasqua anche a te!!

    Lo sai che sono stata a Kos in vacanza!! Che bella, la patria di Ippocrate!!
    Un bacio e passa delle belle vacanze!

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  2. Che bello questo post Annina, che bello vivere le tradizioni...questa è una cosa che m'è sempre mancata,a casa mia s'è sempre data un'importanza così relativa alle tradizioni "so fessarie", io NON l'ho mai pensato e per questo che a casa mia, nella mia ancora piccola (per il momento) famiglia cercherò di non dimenticare di dare rilevanza ai ritmi e ai tempi dei nostri giorni, delle nostre radici!

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  3. cara cuochetta...leggere i tuoi ricordi 'pasquali' mi ha riportato indietro nel tempo anche a me....) e' davvero bello e commovente RICORDARE certi avvenimenti , che in un modo o nell'altro hanno segnato per sempre la propria vita... come hai detto bene, ora che hai la tua famiglia, anche tu cerchi di portare avanti certi valori e certe tradizioni e... beh,..io ti seguo a catena allora... :) eh eh eh
    un augurio di una felice e gioiosa pasqua anche a te/voi!!!

    ciaooo

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  4. @Tulip Ma daiiii e pensare che IO non ci sono mai stata a Kos se non nel pancione di mia mamma!!!ma credimi è come se ci fossi stata, per come ho vissuto sin da piccola le loro tradizioni!
    @Valentina Sei liberissima di dare il via tua alle tradizioni, tanto prima o poi la famiglia si allarga... hihihi :D
    @Flo seguimi cara Flo, la cosa più bella è conoscere "giovani sfaccendati come noi" che smentiscono tutto quello che si scrive o si dice sulla "Gioventù Bruciata" dei nostri tempi... e qui OLA DA STADIO:"Il futuro siamo noi!!!"

    Baci a tutte... che domani io parto!

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  5. Molto bello il tuo post, e molto bello il ricordo delle proprie tradizioni!

    Tanti auguri di Felice Pasqua e buone vacanze, portaci qualche buona ricetta, e cerca dolmades, souvlaki, mussaka ( o come si scrive). Per me son ricordi delle numerosissime trasferte nelle isolette della grecia.
    Calimera

    max

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  6. Max, ricambio di cuore i tuoi auguri ed estendili anche a Francesca, ovvio! Ma volevo dirti che ahimè le mie vacanze non verranno fatte in Grecia ma molto più vicino dalle parti di Graziella (Riviera del Brenta)... Tutte quelle bontà greche le conosco perchè me le fa sempre mia zia!

    Baciott

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  7. Cuochetta, non ci credo, la battaglia delle uova, bellissimo!!! :D Tantissimi auguri di Buona Pasqua!

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  8. Non immaginavo che le tue origini fossero così vicine alle mie: Barletta dista davvero molto poco dal mio paese natale :-)

    Riconosco le tradizioni di cui hai raccontato e le sento anche mie. I cardi e il profumo della terra delle Murge: è tutto profondamente caratteristico.
    Anche se in lieve ritardo, buona Pasqua cara.

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