martedì 28 ottobre 2008

Cronaca azzurra del Salone del Gusto




Il Salone del Gusto è un evento,è giusto dirlo.
Nel tempo l'evento è cresciuto, per dare spazio e rappresentanza a più aziende, a più realtà. Come tutti gli eventi che pretendono di rappresentare realtà così vaste, per essere goduti appieno hanno bisogno di uno studio preventivo, e di molta, MOLTA, calma.

La calma e il tempo sono state le cose che ci sono mancate per esplorarlo come avrei voluto... L'ingresso al salone è stato un'occhiata veloce e qualche assaggio per stuzzicare l'appetito in vista del nostro evento...

Attraversando banchetti e banchettini di vari generi, dopo un saluto da lontano alla cantina e alla birreria (avrebbero meritato una lunga visita a parte...), siamo andati subito a cercare lo spazio del cibo da strada, che poteva essere una vera rivelazione... E, invece, sinceramenete non mi ha entusiasmato, ma sono caduto in tentazione sul cartoccio di calamari fritti : uno dei miei punti deboli! (alle 12:00 ci stava bene)



Ma poi i calamari della riviera del Brenta sono così speciali? Sarà che sono un pugliese, ma quelli che mangio a Lecce sono più saporiti!

Anche lo stand del Lazio ha puntato sui cibi da strada (Panino con Porchetta su tutto, ça va sans dire), siamo passati allo stand della Puglia (molto molto elegante, e non per partigianeria... Pannelli neri con teche che racchiudevano gioielli della tradizione, come le scamorze legate con lacci dorati), e allo stand del Veneto (dove ho assaggiato dei fasolari crudi ottimi, questi sì).

Dirigendoci verso lo stand della Valle d'Aosta siamo rimasti colpiti dal folklore e dal colore degli ospiti di terra madre che portavano le loro esibizioni in giro per gli stand.




L'Emilia Romagna non era da meno con un esibizione cantata sulla preparazione del tortellino...







Dopo questo giro pre-aperitivo ci siamo calati nel nostro evento invito del pranzo valdostano. Katy da buona padrona di casa ci ha accolto nello stand e dopo due chiacchere i sommelier hanno cominciato a farci capire come sarebbero andate le cose con un aperitivo fuori programma.

Ho assaggiato il boudin di sanguinaccio senza sangue (una salsiccia di rapa rossa, patata e lardo) accompagnata da fontina e pane nero raffermo.

Sulle portate del pranzo vi dico che sono state tipiche, rustiche ed eccezionali per semplicità e sapore allo stesso tempo.









le parole sentite al tavolo sono state altrettanto eccezionali: l'amore di Roberto Ronc per la sua regione, le montagne, gli alpeggi, la fontina e il latte e le vacche.

Avrei voluto avere la possibilità di scambiare meglio due chiacchere con Guffanti, l'affinatore di formaggi che aveva iniziato un discorso sulla qualità nel mercato dei formaggi in generale e della fontina in particolare, poi interrotto.

Avere i sommelier al tavolo ha stimolato la mia curiosità, e si doveva vedere parecchio, perchè dopo le spiegazioni passavano da me a dire qualche altra notizia sul metodo o sul vigneto... Con sei vini su sei portate, credetemi: la curiosità si fa ebbrezza...

7 commenti:

  1. Ecco, io volevo leggere tutto il post, ma mi son dovuta fermare quando ho letto che l'uomo pugliese metteva in dubbio la specialità dei calamari della riviera del Brenta...questo alle amiche non si fa, Vincè!

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  2. non metto indubbio la specialità , se erano al salone del gusto di certo sono riconosciuti...
    :O)

    ma il sapore di mare dei calamari di altre zone d'italia a mio parere è superiore. parere personale.

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  3. Anniona i calamari li ho trovati assolutamente gommosi e troppo cotti,ecco forse lo sbaglio era proprio nella cottura,un alimento così piccolo e di sicuro delicato,meritava altra cottura,parere mio ehhhh ;-))

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. mi fa paicere che ti sei divertita al salobe del gusto

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  6. Oddio cuochè mi hai fatto venire una fame....
    Un bacione Annina, buon fine settimana!

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  7. I calamari della riviera del Brenta son così famosi??? Mah!
    Comunque Canny dopo il colpo basso alle specialità gastronomiche venete, questo signore merita di essere punito! ;-)
    Ci penseremo su!

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