giovedì 2 novembre 2006

La Colva - Il dolce dei defunti




Oggi si commemorano i defunti e non posso che tornare ai "sapori di un tempo" e alle "tradizioni della mia amata Puglia"... a Barletta e nella mia terra la tradizione contadina prevedeva la preparazione di questa macedonia autunnale per il giorno dei defunti...

Questa è proprio la ricetta che mia nonna Maria mi ha insegnato, ora lei è in cielo, questo è il mio modo di commemorarla.

COLVA pugliese

INGREDIENTI
-grano 1/2 Kg
-stecca di cioccolato fondente
-noci e mandorle (quantità a piacere )
-uva snocciolata
-vin cotto
-melograno
-cannella

PREPARAZIONE
Il grano viene messo in ammollo per circa tre giorni prima di cucinarlo e si cucina il giorno prima di usarlo. Dopo aver cotto il grano si mantiene in acqua, Sgusciare le noci e farle a pezzetti, tostare le mandorle e fare anche queste a pezzetti. Tagliare a pezzettini piccoli la cioccolata,
sbucciare il melograno. Tagliare l'uva a metà e snocciolarla.
Scolare la quantità di grano che si vuole usare, metterlo in una ciotola (il resto si lascia in acqua) e aggiungere le noci, le mandorle, la cioccolata, l'uva e i chicchi di melograno, poi ci aggiungete il vin cotto e una spolverata di cannella e si mescola il tutto come se fosse una macedonia. Servirlo in coppette.

9 commenti:

  1. non riesco a immaginare bene il sapore di questo dolce, ma deve essere qualcosa di molto molto particolare.Penso che le ricette della tradizione abbiano un fascino indiscutibile e bisognerebbe riproporle più spesso.
    grazie

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  2. Quando il cibo funge da "αλεξίκακο"... cioè assume funzione apotropaica.
    Κόλλυβα (Kolliva) è, in Grecia, un cibo strettamente connesso alla commemorazione dei defunti, poiché ha la funzione di onorare coloro che sono venuti a mancare e di proteggere contro il male.
    Il nome deriva dalla parola "κόλλυβος" che era il chicco di grano utilizzato per pesare l'oro e più tardi questa parola veniva utilizzata per definire una moneta che equivaleva ad 1/4 delle monete di bronzo.
    Voglio sottolineare che il progenitore dei kolliva cristiani era la "πανσπερμία" (Panspermia = tutti i semi) della Grecia antica, un miscuglio di semi che veniva donato il "Ημέρα των Χυτρών" (Giorno degli Hitri), che corrisponderebbe proprio al giorno dei defunti.
    Gli ingredienti dei kolliva sono ricchi di simbologia. Le mandorle rappresenterebbero le ossa nude; la melagrana simbolizzerebbe il ritorno del corpo nella terra; l'uva passa, l'idea che dopo la morte e la resurrezione di Cristo, la morte non è cosi amara. Il grano, invece, è il simbolo della resurrezione.
    La kolliva non manca mai in tutte le cerimonie funebri della Grecia odierna, dove c'è l'abitudine di ricoprirla con zucchero e zucchero a velo.
    E' stato il modo migliore di commemorare tua nonna e ti consiglierei di portarne una cucchiaiata anche sulla sua tomba.

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  3. Che emozione, grazie ad ORIZZONTIDELGUSTO... hai fatto l'esegesi del mio dolce... un commento così particolare non l'avevo mai ricevuto! La tomba di mia nonna non mi è vicina, ma a Natale scenderò in Puglia e mia mamma mi ha promesso di farmi la COLVA di nuovo...

    Violacea il gusto è da provare... a chi piace il vin cotto piace tanto anche questa macedonia...

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  4. dolce magico! grazie mille a cuochetta e ad orizzonti, saluti golosi cat

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  5. ERRATA CORRIGE

    non c'è la cannella e si mette un pò di polvere di cacao. Per chio è interessato posso documentarmi sulla proporzione degli ingredienti....

    sorella cuochina
    LuX

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  6. Ciao!
    sul nostro blog abbiamo aperto una rubrica proprio sulle ricette, tra tradizione pugliese ed innovazione, e guarda un po... abbiamo consigliato anche noi la colva!
    perchè non posti i tuoi suggerimenti?
    il tuo blog è super completo! ti aggiungiamo tra gli amici ;)
    ti aspettiamo, il link è:
    http://bitonto.myblog.it
    a presto (spero)!

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  7. Ciao.
    Cercando una foto della "colva" per il mio blog, mi sono imbattuto nel tuo .

    Sono un tuo conterraneo :-)
    Vienimi pure a trovare all'indirizzo http://visbloggo.blogspot.com/

    Ciao.

    Vittorio.

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  8. KÒLIVA

    Grano bollito mescolato con farina abbrustolita, condito con zucchero, cannella, misto a chicchi di uva passa, mandorle, confetti, erbe odorifere ed altro, benedetto durante il trisaghio necrosimo in commemorazione di un defunto o per celebrare un santo. Il frumento è simbolo del corpo umano destinato a risorgere dopo la corruzione e la polvere del sepolcro «Se il grano di frumento caduto in terra non muore, non potrà produrre alcun frutto.» (Giov. XII,24). I confetti e le piante odorifere ricordano le buone azioni del defunto. La Chiesa commemora tutti i defunti, oltre che genericamente ogni sabato, particolarmente il sabato prima della Domenica di Carnevale e la vigilia di Pentecoste.

    RICETTA
    Le dosi indicate sono sufficienti per la distribuzione a c.a. 50 persone.
    Si trova in commercio grano già cotto per la pastiera napoletana o pre-trattato che richiede circa 15 m. di cottura.

    500 g di grano
    50 g di farina
    160 g di semi di sesamo tostati
    160 g di noci sgusciate e tostate
    120 g di mandorle pelate e tostate
    160 g di uva passa
    una tazza di prezzemolo tritato
    200 g di zucchero a velo
    120 g di confetti argentati
    3 cucchiai di cannella
    1 cucchiaio di noce moscata
    sale q.b.
    1 melograno sgranato se disponibile.
    Preparazione
    Lasciare il grano a bagno tutta la notte in acqua e bicarbonato. Scolarlo e sciacquarlo bene. Metterlo in una pentola con abbondante acqua e portarlo ad ebollizione Farlo cuocere per almeno due ore finché non diventa tenero e mescolando frequentemente perché non si attacchi. Se necessario aggiungere altra acqua bollente man mano che viene assorbita. Aggiungere il sale negli ultimi dieci minuti. Togliere dal fuoco ed attendere 10 minuti.Scolare bene.
    Disporre il grano su di un tovagliolo pulito perché assorba l’umidità, lasciandovelo per almeno due ore e girandolo spesso affinché si asciughi bene.

    Far rinvenire in acqua tiepida l’uva passa, scolarla ed asciugarla.
    Porre la farina in un recipiente su fuoco molto basso e rimescolare continuamente finché non abbia preso colore.
    In un recipiente mischiare il grano e la farina con 2/3 dello zucchero.
    Aggiungere e mischiare il sesamo, l’uva passa, le noci, le mandorle, i chicchi del melograno, gli aromi ed il prezzemolo
    Disporre il tutto in una ciotola od altro largo recipiente pressando bene il tutto.
    Cospargere con il rimanente zucchero a velo e decorare in forma di croce con i confetti.

    È possibile preparare il tutto il giorno precedente. In questo caso conservare in frigorifero e cospargere di zucchero a velo e disporre i confetti solo il giorno successivo

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