mercoledì 8 novembre 2006
Le Ricette della famiglia (2)
Quando si dice Puglia... e quando ne parlo con i miei amici torinesi..
si inzia un elenco senza fine di prelibatezze della terra e della cucina mediterranea...
ma i primi ad essere menzionati sono loro: i Taralli...
Molti credono siano dolci, ma il vero tarallo pugliese è una sorta di "tondino" salato scaldato prima in acqua bollente e poi cotto in forno... Ottimi come sopratavola e accompagnati da salumi e sottoli... Ce ne sono di vari gusti, ma quelli tradizionali prevedono l'aggiunta di semi di finocchio... diffidate da gusti strambi dettati dalla legge del commercio (alle olive, gusto pizza, piccanti... etc..)
Qui di seguito la ricetta di famiglia... l'esecuzione è un tantino elaborata... ma credetemi NE VALE LA PENA!!!!
Ingredienti
1 Kg di farina tipo "00"
300 ml di olio EVO
300 ml di vino bianco
20 g di sale fino
Acqua calda (se necessaria)
1 cubetto di Lievito di birra
semi di finocchio
Riscaldare per un minuto circa al microonde olio e vino, impastare la farina con il lievito, l'olio e il vino e il sale. L'impasto deve risultare elastico. Se necessario aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda, per rendere l'impasto molle e colloso. Alla fine aggiungere una manciata di semi di finocchio e reimpastare il tutto. Secondo i gusti si possono aggiungere anche pepe macinato o peperoncino tritato.
Formare tanti tarallini e disporli sulle teglie in modo tale che la pasta lieviti (almeno un'ora).
Bollire i taralli (in acqua in perfetto bollore) e disporli su canovacci ad asciugare per un'altra ora abbondante. Dopo di chè infornare a 200° per venti minuti..... il tarallo deve essere almeno biondo per definirlo cotto, c'è a chi piace poi più secco e allora deve prendere più colore.
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questi taralli "originali" voglio proprio metteli in cantiere.
RispondiEliminaadoro le ricette tradizionali.
grazie e a presto
Già copiati/incollati. Devo proprio provarli...a me piacciono proprio tanto così con i semi di finocchio. Glò
RispondiEliminaanch'io li proverò presto.. e ti farò sapere.
RispondiEliminap.s. ho aggiunto il tuo link
a presto
afrodita
Devo decidermi a provarci anch'io, perché mi piacciono moltissimo e se poi la ricetta è tesoro di famiglia e collaudata, meglio ancora!
RispondiEliminaDa noi si chiamano "biscotti col sale" e non mancano mai nelle case molisane :)
RispondiEliminain questa casa siamo tarallo-dipendenti...mia figlia ha cominciato a sgranocchiarli ad 8 mesi...
RispondiEliminaadesso quando cerco di propinarle i biscottini per l'infanzia mi guarda sdegnata, va al barattolo dei taralli e fà: esto bicotto!!!
(tra: questo è un biscotto non quella zozzeria che mi vuoi dare!!!)
CuocaRossaaaaa Anche la mia pargola presto assaggerà i veri "biscotti" dei grandi... per ora ha pochi dentini e rischia di soffocarsi, ma dalle un pò di tempo e capirà le gioie della vita come tua figlia!
RispondiEliminasicuramente proverò a farli presto. il problema poi sarà fermarmi...quando comincio a magiare i taralli...uno tira l'altro!
RispondiEliminaCiao... sono una povera mezza leccese espatriata in Inghilterra, ti lascio immaginare la nostalgia di taralli e frise!
RispondiEliminaAllora ieri mi sono messa d'impegno e ho provato a seguire la tua ricetta. Diciamo che il risultato ha ampi margini di miglioramento, ma non demordo!
Posso allora chiederti un paio di chiarimenti?
1. per quanto tempo devono bollire?
2. è normale che si siano gonfiati parecchio (diciamo un 50%) mentre bollivano?
3. il risultato finale aveva un aroma abbastanza forte di olio. E' normale, per questa ricetta, o la cosa è dovuta all'olio che ho usato io? (era extravergine, ma non di qualità eccellente, devo ammettere)
Ti ringrazio in anticipo, e complimenti per il blog che è splendido. Questa è solo la prima di molte ricette che ti ruberò!
Irene
Ciao Irene, e grazie perchè mi leggi!
RispondiEliminaDunque...
1. la bollitura deve avvenire in una manciata di secondi
2. sul gonfiore, ok , ma che non sia troppo..! Vuol dire che li hai bolliti un pò troppo... io lintengo sul serio una 20 di secondi e poi li scolo con la schiumarola
3. eh si, dipende tanto dall'olio, i miei di solito hanno più saèore di semi di finocchio.. uso l'olio extravergine della mia campagna!
fammi sapere!
Bacioni
Anch'io voglio l'olio buono! Sono stufa dell'olio urfido che si trova in Inghilterra!
RispondiEliminaTi ringrazio tantissimo per avermi risposto, seguirò i tuoi consigli e sono sicura che la prossima volta andrà meglio. Ovviamente ti terrò aggiornata!
Un bacio
Irene
Ciao!
RispondiEliminaTi riscrivo per dirti che ho provato di nuovo a fare i taralli seguendo le tue precisazioni e questa volta sono venuti BUONISSIMI!!!
Il mio ragazzo li ha spazzolati ad una velocità impressionante, per fortuna vive in un altra città e sono riuscita a metterne in salvo qualcuno da mangiare da sola. Il fatto è che il prossimo week end torna a trovarmi, e, guardandomi con occhioni languidi, mi ha già detto: "sabato li facciamo ancora, vero?"
Un abbraccio, e GRAZIE!!!
Irene